Dopo i successi delle strisce a fumetti che dal web passano alla carta – come i surreali tranche de vie di Zerocalcare e il divertissement Sacro/Profano della brava Mirka Andolfo (ma il fenomeno è mondiale e non soltanto con il genere comico, crowdfunding compreso) – anche in Italia la corsa degli editori tradizionali è cercare il nuovo fenomeno che sfruttando la popolarità on line riesca se non a “fare il botto” almeno vendere qualcosa in più delle poche centinaia di copie del venduto medio.
Anche la Magic Press Edizioni comprensibilmente non si sottrae al tentativo e, dopo il Jenus di Nazareth di Don Alemanno, dalla pagina Facebook e account Twitter porta sulla carta stampata le avventure inedite delle (dis)avventure di Simple & Madama, una giovane coppia: lei sofisticata e umorale, lui elementare e spontaneo.
“Supportata da un compagno decisamente adatto allo scopo”, nelle pause del suo lavoro di colorazione, storyboard, grafica e illustrazione per uno studio d’animazione la 32enne romana Lorenza Di Sepio scrive e disegna sul suo blog le piccole e grandi assurdità che ognuno di noi può sperimentare nella vita di coppia, trasfigurandole con spigliata ironia.
Dopo il volume Shockdom del 2013 e un primo volume inedito alla scorsa fiera di Lucca in cui l’autrice si è confrontata con una storia lunga, per San Valentino è uscito l’inevitabile sequel, argutamente intitolato “Orgoglio & Pregiudizio” e segnalato perfino al TG1 nella rubrica sui libri che prende scandalosamente il nome dallo scaffale di una catena di mobilieri che non nominiamo per decenza.
Sull’esempio (a tutt’oggi inarrivabile) di Leo Ortolani, che con il suo Rat-Man alterna sapientemente narrazioni di ampio respiro a gag estemporanee e parodie ad ampio raggio, anche questo volume trova un buon compromesso fra una narrazione più fluida e le classiche freddure in forma di sketch, che strappano più di un sorriso.
“Dopo il primo appuntamento… arrivano i guai: l’ufficializzazione del fidanzamento, le uscite con gli amici, il terrore del ménage quotidiano”, sintetizza il comunicato stampa, ma il volume è davvero divertente… compresa la battuta involontaria celata nella classica dicitura in ultima pagina: “Storie, personaggi e avvenimenti sono frutto di fantasia e non hanno nessun riferimento reale”.