Nell’epoca dell’autismo alfabetizzato in cui viviamo, nel quale tutti scrivono e pochissimi leggono, “Inchiostro di Puglia” rappresenta un avamposto indispensabile contro l’appiattimento culturale imperante. Nato come blog letterario dedicato alla Puglia, grazie ad una felice intuizione di Michele Galgano, Inchiostro è diventato un punto di riferimento importante per coloro che amano la letteratura- non solo pugliese- e ne difendono la vitalità. Senza ricevere alcun finanziamento e avvalendosi dei social network come vettori di pubblicità, “Inchiostro di Puglia” si è fatto conoscere e apprezzare in tutta Italia. In una regione che l’Istat indica ai primi posti tra quelle in cui si legge meno, l’operazione di Michele Galgano, pugliese trapiantato a Milano che-nella vita- non si occupa di libri ma fa tutt’altro, lancia una scintilla di speranza tra i coloro che i libri li amano e li leggono. L’ultima, ardita iniziativa concepita da Michele qualche mese fa, si proponeva di organizzare per il 24 aprile una notte dedicata alla letteratura di Puglia, ovunque fossero giunte adesioni.
Il progetto, nato in sordina, grazie al passaparola della rete ha iniziato a espandersi a ‘macchia d’inchiostro’ e domani saranno oltre cento i fortini letterari che, in Italia e all’estero, difenderanno il Sacro Graal della lettura. Ne “La Notte di Inchiostro di Puglia”, scrittori pugliesi, noti e meno noti, animeranno biblioteche, scuole, librerie, associazione e tutti i luoghi in cui, chi ama la lettura e crede che la cultura sia ancora una parte vibrante del tessuto connettivo di questo Paese, potrà trovare asilo e conforto.
In questi ultimi anni la letteratura è stata trasformata nella Cenerentola delle arti, boicottata dalla convinzione che le immagini surclassino le parole e veicolando l’idea della lettura vista alla stregua di un piacere proibito da cui tenere le giovani generazioni rigorosamente lontane. L’indiscutibile merito di Inchiostro di Puglia risiede nella passione pura per la lettura, condivisa da tutti coloro che , credendo fermamente in un progetto, ce la mettono tutta per dimostrare che il Sud non è soltanto degrado e arretratezza culturale, anzi. E’ un laboratorio di feconda creatività perché, in barba alla statistica, per tanti pugliesi l’idea di Paradiso assomiglia sempre di più a un posto circondato da ulivi secolari, pieno di libri e damigiane piene di vino. E d’inchiostro.