RumoursRegionali, l’ultima tentazione ma Donna Adriana non farà il bis

Bari – Probabilmente non se ne farà nulla ma gli azzurri riuniti all’hotel Palace non hanno dubbi con i cronisti: “Stavolta si fa sul serio”, commentano a pochi minuti dall’annuncio del coordinator...

Bari – Probabilmente non se ne farà nulla ma gli azzurri riuniti all’hotel Palace non hanno dubbi con i cronisti: “Stavolta si fa sul serio”, commentano a pochi minuti dall’annuncio del coordinatore Gino Vitali. Donna Adriana Poli Bortone candidata Presidente, sostenuta dai forzisti, Nuovo Psi e Fratelli D’Italia: è l’ultima tentazione dei berlusconiani e quella alla quale intendono lavorare per sparigliare le carte e riaprire i giochi, a scapito di Francesco Schittulli e di Raffaele Fitto, prima ancora che di Michele Emiliano e degli altri contendenti alla poltrona più alta di lungomare Nazario Sauro. Se non fosse che gli stessi ex aennini di Marcello Gemmato, poche ore prima, avevano benedetto l’intesa con l’oncologo gravinese e rivendicato di aver per primi proposto l’ex Presidente della Provincia come aspirante Governatore e nemmeno gli emissari di Matteo Salvini fanno i salti di gioia, definendo quello con FI un “matrimonio forzato” e precisando che “lei stessa ha detto che non era disponibile”.

Dalla Capitale i margini sono netti: “Un’ipotesi che avrebbe significato solo se servisse a unificare tutta la coalizione. Se finisse con l’essere ulteriore motivo di divisione, non sarebbe per noi possibile aderire”, commenta Giorgia Meloni, seguita dalla conferma dell’indisponibilità ad arretrare del Presidente Lilt. Un sillogismo che vale vale da solo la conclusione? In realtà la strategia del proconsole dell’ex Cavaliere è triplice: provare a sondare l’area destrorsa, facendo leva sull’orgoglio di una indiscutibile bandiera e sperando nell’effetto traino su elettori e forze politiche. E poi minare la roccaforte del Vicerè di Maglie con un competitor di rango nello stesso territorio e incunearsi tra i malumori serpeggianti tra gli alleati dello stesso Schittulli, all’idea di un potenziale tandem tra Area Popolare e la lista dell’ex inquilino di Via Spalato. “Perché noi dovremmo rischiare in solitaria di non raggiungere la soglia di sbarramento e Ncd dovrebbe essere avvantaggiato dal ticket con la lista del Presidente?”, è la domanda che gira sottovoce e a mezza bocca. Difficile, però, che basti a far capitolare gli eredi della fiamma, nonostante il parere favorevole di big come Marmo e Amoruso al vertice in mattinata. E nonostante le aperture dell’ex Sindaco di Lecce nei confronti del neo numero uno forzista, al quale ha più volte riconosciuto i gradi di referente per le truppe riunite sotto le bandiere berlusconiane. Difficilissimo, visti i galloni di dirigente nazionale che la lady di ferro del centrodestra pugliese mantiene tra le fila di FdI.

Per un giorno intero l’ombra lunga di Rocco Palese si allunga sul quartier generale degli schittulliani e sui fittiani  ma il cerchio è destinato a non chiudersi. Chi sperava che l’ex Signora di Palazzo Carafa – cui lo stesso delfino Paolo Perrone aveva voltato le spalle – sarebbe tornata in sella sotto gli scudi azzurri, riprendendosi la testa di serie che Raffaele Fitto le negò cinque anni fa, preferendole l’allora capogruppo di Via Capruzzi, forse rimarrà deluso. “Caro Presidente, stai scegliendo una linea da cupio dissolvi, e lo dico con grande amarezza. È ormai chiaro che FI gioca a perdere, disinteressandosi della Puglia e delle ragioni dei pugliesi”, manda a dire l’europarlamentare salentino, in un copione che ai baresi ricorderà quello delle ultime Comunali. Con Mimmo Di Paola in balìa delle onde e i forzisti convinti a cambiare cavallo in extremis – ad un mese dalle urne – corteggiando senza successo proprio Schittulli. Altra partita, altro giro, altra corsa. E non è neppure l’ultima mossa.

@AntonioBucci1

[email protected] 

X