TrebarraAStardust. David Bailey al Pac di Milano

L'unica pecca? Che forse finisce troppo presto. Non perché ci siano troppo poche foto, anzi. Di scatti ce ne sono oltre 300. Eppure chi conosce David Bailey, le sue opere, i suoi ritratti... beh, n...

L’unica pecca? Che forse finisce troppo presto. Non perché ci siano troppo poche foto, anzi. Di scatti ce ne sono oltre 300. Eppure chi conosce David Bailey, le sue opere, i suoi ritratti… beh, non ne avrebbe mai abbastanza. Ecco perché il primo focus mostre qui su L’inkiesta.it lo dedico a lui e alla mostra al Pac di Milano dove, fino al 2 giugno, sarà ospitata la personale dedicata al fotografo londinese.

Jack Nicholson, 1984 © David Bailey

Universalmente riconosciuto come uno dei padri fondatori della fotografia contemporanea, David Bailey è l’autore di alcuni tra i ritratti più iconici degli ultimi cinque decenni. I suoi primi lavori hanno definito, e allo stesso tempo catturato, l’atmosfera degli anni Sessanta a Londra, quando con i suo scatti ha fatto nascere stelle di una nuova generazione, tra cui Jean Shrimpton e Penelope Tree. Scardinando le rigide regole che avevano guidato la precedente generazione di fotografi ritrattisti e di moda, Bailey ha saputo incanalare nel suo lavoro la novità e l’energia della street culture londinese, creando quella freddezza casual che ha contrassegnato il suo stile.

Mick Jagger, 1964 © David Bailey

Davanti al suo obbiettivo sono passate grandi star ma anche scrittori, registi, icone della moda, designer, modelli, artisti. Meryl Streep, Johnny Depp, Jack Nicholson, Kate Moss, Salvador Dalì, Andy Warhol, Francis Bacon, Damien Hirst sono solo alcuni dei personaggi che si potranno incontrare al Pac di Milano che Bailey ha avuto modo di ritrarre in modo assolutamente personale e originale, coinvolgendo il soggetto anziché fotografarlo passivamente.

John Lennon and Paul McCartney, 1965 © David Bailey

L’esposizione milanese si snoda lungo diverse tematiche e ogni sala presenta una nuova sfaccettatura di Bailey-fotografo. Si passa dai ritratti alla fashion photography, dagli still lives fino alla fotografia di viaggio dove Bailey racconta a suo modo l’India, l’Australia, la Papua Nuova Guinea e il Sudan raccontando modi e costumi di società a lui lontane, senza dimenticare anche i drammi in cui spesso certe popolazioni vivono.

Rolling Stones, Avebury Hill 1968 © David Bailey

La particolarità di questa mostra – portata in Italia da Tod’s e realizzata in collaborazione con la National Portrait Gallery di Londra e con il magazine Icon– è che gli scatti sono stati selezionati personalmente da Bailey che ha scelto tra tutti i suoi lavori le immagini più significative o memorabili della sua carriera.

Foto che parlano da sole, insomma, e che hanno ognuna una storia su cui fantasticare ma soprattutto da raccontare.


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