Nel recente rilancio alla vigilia dei 90 anni del settimanale il Giornalino, due anni fa i Periodici San Paolo hanno coraggiosamente lanciato il nuovo mensile per 12-15enni Super G (80 pagine a 3,90 euro) a fumetti – spesso inediti – disponibile nei tradizionali circuiti di abbonamento, librerie San Paolo e parrocchie.
Il tema “confessionale” emerge in realtà soltanto nei numeri di Natale e Pasqua, e sempre con levità e intelligenza, a vantaggio anzitutto del fascino ammaliatore delle storie bibliche. Questo mese non una ma due storie realizzate ex novo: l’atmosferica “Sulla strada di Emmaus”, che racconta il celebre incontro del Risorto con due discepoli delusi di ritorno da Gerusalemme con piacevolissima tecnica pittorica di Angelo Bussacchini su testi di Marco Madoglio (che ben rendono la vicenda evangelica con stile moderno e accattivante), e l’adrenalinica “Il mistero del faro” con testi di Giovanni Di Gregorio e disegni di Claudio Stassi, con tre giovani dei nostri tempi alla scoperta di una torre in disuso avvolta da una misteriosa leggenda su un anziano guardiano…
La pubblicazione presenta poi lo spazio di racconti inediti di letteratura per ragazzi, con “Mille parole segrete. Ci sono parole che creano il mondo” di Davide Morosinotto e illustrazioni di Francesco Mattioli, nonché due storie brevi di “recupero d’autore” dal multiforme archivio de il Giornalino dal titolo “Le storie sono la nostra storia” (efficace slogan ideato al suo arrivo nel 2008 dal neo direttore Stefano Gorla, che ha avuto un tale successo da essere utilizzato perfino in uno spot tv di una banca…), qui della Nicoletta creata da Claudio Nizzi e proseguita da Lina (Paola Ferrarini) per i disegni di Clod (Claudio Onesti), longeva e frizzante striscia su “i legami, gli umori, le paure e le gioie: la straordinaria avventura della quotidianità”.
Tra le pagine della rivista anche altre rubriche come la Posta e i consigli di lettura dai lettori stessi e un “Book Chef” ospite e la finale “Parole con le ali” con una poesia offerta sine glossa, senza commenti (“Cado in mezzo al mio giorno” di Antonio Corsaro).
A conti fatti, un’altra bella conferma di come, accanto agli strombazzati graphic novel che cercano di accreditarsi nel circuito della letteratura, il fumetto sia anche capace di essere “semplicemente” attento ai lettori forti che, tra videogiochi e serie tv, guardano senza paraocchi anche alla narrativa disegnata.