Lo avevo scritto nel post della settimana scorsa; alle imprese servono veri imprenditori, ossia persone con idee realizzabili e con la capacità di realizzarle ( http://www.linkiesta.it/blogs/banchiere-di-provincia/alle-imprese-servono-veri-imprenditori).
Belle parole da accademia? Forse, però un incontro di lavoro avuto giusto qualche giorno fa mi ha dato fiducia. Il merito è di un imprenditore del mio territorio attivo nel collocamento delle persone nel mondo del lavoro che, partito dal nulla o quasi nel 2001, ha costruito un’azienda che oggi dà lavoro a oltre 500 persone e genera un indotto di qualche migliaia di persone.
Soddisfatto così? L’imprenditore si gode meritatamente quello che ha saputo costruirsi sullo yacht d’ordinanza? Manco per sogno. L’imprenditore, a breve, aggregherà un gruppo di altri imprenditori che come lui hanno ottenuto successo per valutare collegialmente progetti di start up pensati da giovani. Gli imprenditori saranno i tutor dei progetti eleggibili, metteranno a disposizione esperienza e capacità d’intrapresa. Non so voi; per me questo significa essere veri imprenditori, creare valore facendo impresa e creare le condizioni perché altri seguano la stessa strada. Perché la buona impresa è sempre una ricchezza. E non soltanto per il suo imprenditore.