Come i lettori più fedeli ben sanno, la collana le Storie è nata quasi tre anni fa in Bonelli per presentare vicende a sé stanti, slegate da una narrazione seriale (ma che possono diventarlo, come accadrà fra circa un biennio per le storie di samurai di Recchioni & Accardi) e che difficilmente troverebbero spazio nelle testate già aperte.
Nonostante la presenza ancora significativa di personaggi western nella casa di via Buonarroti (e anche dopo la recente chiusura del roccioso Saguaro), è proprio un episodio della Frontiera del Lontano Ovest protagonista della storia di questo mese, scritto da Fabrizio Accatino per gli immaginifici disegni di Paolo Bacilieri (e una copertina tutto sommato canonica del glorioso e mai deludente Aldo Di Gennaro).
Ed è proprio il 50enne autore veronese, fresco vincitore del Premio Attilio Micheluzzi come Miglior Disegnatore (consegnatogli da Tanino Liberatore, che Frank Zappa definì “il Michelangelo del fumetto”) al recente Napoli Comicon a regalare qualcosa di più all’albo, comunque ben scritto da Accatino senza privare il lettore di tutti i topoi del genere ma nemmeno di una scansione moderna nel raccontare la vicenda cruda e beffarda come un film di Sergio Leone o Sam Peckinpah. Il risultato è divertente e godibilissimo anche a chi non ama particolarmente il genere bensì “semplicemente” le storie ben fatte (e nell’overdose di questi tempi non è così facile).
Bacilieri tratteggia con visibile divertimento un campionario di personaggi “brutti, sporchi e cattivi” (uno sembra avere i connotati di Magnus, e probabilmente non è un caso) che con tutta probabilità farebbero storcere il naso ai lettori fedeli delle altre testate bonelliane, ma qui possono mostrarsi in tutta la loro cattiveria “pulp”. Fino alla spiazzante conclusione…