Pop cornIn Basilicata il futuro è solo all’inizio

"Prendere l'autostrada Napoli-Bari, uscire a Candela e puntare verso Sud. E s'incontreranno colline di grano a perdita d'occhio. È il luogo dell'anima. Il profondo sud d'Italia, la Magna Grecia, un...

Prendere l’autostrada Napoli-Bari, uscire a Candela e puntare verso Sud. E s’incontreranno colline di grano a perdita d’occhio. È il luogo dell’anima. Il profondo sud d’Italia, la Magna Grecia, un’Italia spesso dimenticata, dove ancora resistono le suggestioni del mondo poetico-contadino“. Così Gabriele Salvatores raccontava del suo incontro con la Basilicata, terra dove decise di girare uno dei suoi film più belli, “Io non ho paura“, premiato con il David di Donatello e nella cinquina degli Oscar come miglior film straniero.

Superando la narrazione leviana, e con l’appuntamento del 2019 che fissa per Matera e per l’intero Mezzogiorno una nuova alba, la Basilicata sta ricucendo lo strappo con la modernità, diventando oggi punto centrale di alcuni passaggi importanti della storia. Abbiamo già detto Matera, possiamo aggiungere Melfi capitale europea dell’automotive, grazie alle scelte industriali messe in campo dai veriti di FCA che hanno portato ad un incremento della produzione nello stabilimento SATA e dell’occupazione. I numeri sono chiari e non hanno difficoltà a raccontarsi e spiegarsi.

Ma la Basilicata è anche terra dai luoghi speciali, unici per la loro bellezza.
L’interesse per la Basilicata, terra di Cinema e di talenti cinematografici, è recente il David di Donatello per il regista Giuseppe Marco Albano, è testimoniato anche da recenti articoli della stampa internazionale.

Eccone alcuni passaggi significativi:

Le Figarò ( 06/03/2015 ): La Basilicate, terre de cinéma
Oui la Basilicate existe. Elle existe!» déclame l’acteur et réalisateur Rocco Papaleo en ouverture de son film Basilicate Coast to Coast, road-movie musical et décalé, qui a connu un grand succès en Italie tout en donnant un coup de projecteur sur cette région méconnue. Appelée aussi Lucanie à l’époque romaine et sous Mussolini, la Basilicate se trouve au creux de la botte exactement, entre trois grandes régions voisines, les Pouilles, la Calabre et la Campanie, et deux petites façades maritimes, l’une sur la mer Ionienne, l’autre sur la mer Tyrrhénienne. A la fois terre oubliée et terre de cinéma, voilà, en résumé, le paradoxe de la Basilicate. Frugale, peu peuplée, aride, voire désertique, cette région inspire les cinéastes, à commencer par Pier Paolo Pasolini, qui fut l’un des premiers à y planter sa caméra pour son film L’Evangile selon saint Matthieu. Avec pour star Matera: cette ville troglodytique, habitée depuis la nuit des temps, incarne la Jérusalem du film. Un rôle qui lui colle à la peau: il y a une dizaine d’années, Mel Gibson y avait tourné La Passion du Christ puis Catherine Hardwicke, La Nativité. Alors que tout dernièrement, c’est la Metro-Goldwyn-Mayer qui s’est lancée dans un remake de Ben Hur dans les rues de la ville avant de prendre ses quartiers à la Cinecittà ce mois-ci.

Financial Times (06/03/2015): Basilicata’s renaissance
“But there’s more to Basilicata than the sassi of Matera. I headed west to the province’s short stretch of Tyrrhenian coast, a beautiful and curiously underrated part of the Italian seaside. I could have driven in four-lane comfort by way of Metaponto and Policoro but I had decided, instead, to navigate across the spine of the province, to get in among the fearsome mountains that are the backbone of Basilicata.”

The New York Times (6/03/2015): Discovering the Ruins of Italy’s Ionian Coast
“The 2004 Mel Gibson release “The Passion of the Christ” was filmed there, as was Pier Paolo Pasolini’s “The Gospel According to St. Matthew,” 40 years earlier. When I visited there was a wonderful exhibit about Pasolini and the film. In one room, still images from the film were superimposed with shots of the same spots from today. Matera’s latest epic is “Ben-Hur,” whose stars include Morgan Freeman, which began filming last month”.

La lista è anche più lunga di questa breve selezione, che però è indicativa del sentiment che anima l’interesse dei media mainstream internazionali.
A questi luoghi c’è chi darà una prospettiva ed una visione innovativa e digitale. Il 26 giugno, durante il #GEOpenDay della Geocart SpA, nel Centro Entertainment & Media , l laboratorio Digital Lighthouse, verranno mostrate alcune delle accurate ricostruzioni virtuali dei luoghi della Basilicata, che sono state sviluppate durante i mesi di ricerca e si potranno osservare gli output del percorso elaborativo che i dati percorrono dal momento della loro acquisizione, fino al desktop. Proprio a partire da 26 Giugno, attraverso il portale geocartspa.it, l’utente verrà accompagnato in viaggi virtuali interattivi, all’interno della Libreria Multimediale Geocart, e potrà ammirare alcuni siti lucani di rilevanza storico/culturale, potrà esaminare i modelli 3D, girarci intorno e ritornare a volare nella realtà virtuale per trasferirsi in un’altro luogo. Importanti architetture storiche della città di Potenza come il Ponte Musmeci, la Cattedrale di San Gerardo, Torre Guevara o quelle presenti a Matera, Capitale europea della cultura 2019, come la Cripta del Peccato Originale e il Castello Tramontano, saranno alcuni dei luoghi visitabili interattivamente sulla libreria.

Elementi distintivi della soluzione firmata Geocart, riguarda la compresenza di tre livelli di visualizzazione, pensati per migliorare l’esperienza di navigazione: il primo, l’interfaccia di ingresso, sarà una cartografia digitale intuitiva che metterà in evidenza le città o i luoghi in cui saranno presenti le ricostruzioni virtuali; selezionata la città o il luogo da “visitare”, si accederà al secondo livello, navigando attraverso un modello 3D “Point Cloud” su cui saranno presenti le architetture elaborate. I modelli Point Cloud – nuvole di punti – sono delle suggestive rappresentazioni 3D, frutto dell’elaborazione dei dati provenienti dai sensori Laser Scanner e da fotocamere digitali ad alta risoluzione, utilizzati nelle fasi di telerilevamento aereo e terrestre.
 

Il laser scanner rappresenta uno dei sensori innovativi che la Geocart utilizza per le attività di telerilevamento, per “radiografare il territorio”, ed è il principale sensore alla base delle nuove tecniche di computer grafica implementate dalla società. I dati point cloud infatti, sono un’output intermedio della catena di processamento che permette di ottenere modelli 3D accurati e realistici. Ultimo livello di interazione con la libreria multimediale, è rappresentato infine, dalla visualizzazione delle accurate realtà virtuali dei siti e delle architetture di interesse. Inoltre, con un apposito comando, potrà essere lanciato il rendering della struttura che si sta visitando e visualizzare il modello nella sua ricostruzione più completa e realistica, con un livello di dettaglio elevatissimo.

E’ proprio qui che la distanza tra mondo reale e virtuale diventa nullo e le due dimensioni si confonderanno inevitabilmente. Ogni tour virtuale, inoltre, sarà arricchito da informazioni storiche e scientifiche dei modelli visitati e da foto e testimonianze bibliografiche riportate in chiave moderna e critica. L’utente diventerà il “Caronte” di se stesso in un viaggio alla scoperta di luoghi, segreti e informazioni pensati, raccontati e visualizzati per rendere unico e piacevole il soggiorno nel mondo digitale.

In Basilicata il futuro è davvero solo all’inizio.

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