Pur essendo primo ministro dell’India, la democrazia più popolosa al mondo, Narendra Modi ha detto una sciocchezza. Durante la sua visita in Bangladesh, Modi ha pronunciato un discorso all’Università di Dacca nel quale ha detto: “Il mondo non ha ancora trovato una soluzione per come affrontare il terrorismo. Nemmeno l’Onu è in grado di fornire indicazioni. Sono felice che la premier del Bangladesh, pur essendo una donna, abbia apertamente dichiarato tolleranza zero al terrorismo. Mi vorrei complimentare con Sheikh Hasina per il suo coraggio nell’affrontare il terrorismo con tolleranza zero”.
La frase “sessista” denota pregiudizio e ignoranza. Modi evidentemente pensa che l’essere donna sia un handicap. Inoltre dimentica di venire da un Paese che ha avuto una donna primo ministo per ben 15 anni (sia pure non consecutivi). Indira Gandhi divene primo ministro nel 1966, ben prima dell’arrivo, sulla scena intrernazionale, di Margaret Thatcher e, più tardi, delle varie Clinton, Merkel, Bachelet, Kirchner, Roussef. Pur essendo una donna (come dice Modi) la Thatcher non esitò a dichiarare guerra ai generali argentini, fu implacabile contro il terrorismo nordirlandese, fu irriducibile nel braccio di ferro con i minatori in sciopero.
Certo, non tutte le donne leader hanno avuto il piglio della “lady di ferro”, ma dare per scontato che una donna sia imbelle e incapace di affrontare il terrorismo è una gaffe imperdonabile. Forse anche spia della misoginia diffusa nella società indiana, dove le donne sono spesso vittime di molestie e violenze, con casi clamorosi e dolorosi che hanno avuto risonanza mondiale.
Come era prevedibile, ci sono state reazioni e polemiche. Sulla rete si è diffuso l’hashtag #DespiteBeingAWoman, che ha calamitato il risentimento delle donne (e non solo) nei confronti di Modi. E pensare che lui voleva fare un complimento. Chissà se si scuserà.