Le grandi o piccole manovre per le elezioni a sindaco sono entrate a Milano nel pieno della loro esistenza: a sinistra si sono già lanciati avanti tre candidati l’assessore Majorino, la vicesindaca Balzani che ha recentemente sostituito la consigliera De Cesaris e il dottor Sala già commissario unico di Expo2015. Per il centro si è candidato il dottor Passera già ministro del governo Monti (i sondaggi prevedono per lui una percentuale non superiore al 3%). La destra non ha ancora ufficializzato una vera e propria candidatura anche se è stato fatto il nome del direttore de “Il Giornale” Alessandro Sallusti il quale però, secondo alcune voci, dovrebbe schermare fino al momento dato la candidatura della sua fidanzata signora Santanchè. I candidati della sinistra devono superare le elezioni “primarie” dove votano elettori provenienti da partiti diversi che volontorosamente si prestano a esplicitare una loro preferenza.
Tutti i candidati sono già in azione nei salotti, nei teatri, nei circoli e sezioni e, a giudicare dagli inviti alle manifestazioni, prevale Sala sul quale si stanno convogliando gruppi di elettori provenienti dal centro. Per esempio gli amici del consigliere regionale Marcora già esponente democrtistiano, ora passato al PD, incontreranno, indifferenti alla scaramanzia, il giorno 17 alle ore 17 il candidato Sala per concordare il loro attivo contributo elettorale. Più importante sembra essere la transumanza liberal-repubblicana, che sotto l’egida del consigliere De Angelis, si incontrerà al Circolo della Stampa nel pomeriggio del giorno 25.
Questi gruppi approfittano delle difficoltà di candidatura ufficiale della destra per incominciare a occupare il centro a favore di Sala. Tutto ciò nell’ottica delle primarie rende difficile non tanto la posizione di Majorino, che potrà raccogliere intorno a sé le preferenze della sinistra PD e oltre, quanto quelle della signora Balzani che si trova a disporre unicamente di metà dei cosiddetti arancioni, cioè gli indipendenti che avevano sostenuto il sindaco Pisapia. Infatti l’assessore al commercio D’Alfonso si è già schierato con la sua componente socialista per Sala.
Siamo ancora molto lontani dalle vere e proprie elezioni che si svolgeranno alla fine di maggio e avremo il tempo probabilmente di vedere nuove evoluzioni. Personalmente sono fortemente alieno dal fare previsioni ma, per quello che riesco a capire, la rabbia degli “anti-Sala” fa pensare che quest’ultimo sia in posizione avvantaggiata. Infatti i nemici di Sala sono giunti a diffondere la voce che al momento opportuno la Procura di Milano dimanderà un Avviso di Garanzia che agirà come un siluro nel ventre di un vapore. Si tratta di una manovra vile e disperata che, speriamo, non venga a intorbidare ancora una volta la campagna elettorale. A destra, dove spesso si cavalcano le vigliaccate peggiori, si dice che il Cavaliere aspetta questo momento per lanciare il suo vero candidato che non è la Santanchè.
Con calma e quasi con estraneità i cittadini di Milano aspettano la primavera senza farsi travolgere dal nervoso clima preelettorale. Qualche volta nella loro storia hanno dimostrato saggezza.