AnamTra i miei mondi. L’autobiografia di Leo Lionni

Dopo la versione originale del 1997, la casa editrice Donzelli pubblica l’autobiografia di Leo Lionni “Tra i miei mondi”, edizione curata da Francesco Cappa e Martino Negri con la traduzione italia...

Dopo la versione originale del 1997, la casa editrice Donzelli pubblica l’autobiografia di Leo Lionni “Tra i miei mondi”, edizione curata da Francesco Cappa e Martino Negri con la traduzione italiana di Mario Maffi che racconta attraverso la voce stessa di Lionni un’esistenza straordinaria nella quale arte e cultura hanno caratterizzato la sua visione della vita.

L’ingegno di un uomo dallo spirito rivoluzionario di un uomo in grado di sperimentare le più diverse forme espressive come la grafica pubblicitaria, il design, la pittura, la scultura, l’illustrazione per l’infanzia e la scrittura hanno reso Leo Lionni un esploratore di mondi nuovi, quelli che lui racconta in questa intensa biografia che regala un ricordo felice, toccante e affascinante della sua esistenza. Nato in Olanda, da una madre cantante e un padre commerciante di diamanti, acquari ed erbari, Lionni vive gli anni della giovinezza in Italia per poi trasferirsi nel 1939 a causa delle leggi razziali negli Stati Uniti dove si afferma come graphic designer. In questo periodo conosce la donna che poi diventerà sua moglie Nora Maffi. Tutti apprezzano il suo genio indomabile, ne sono rapiti ed entusiasti.

La sua forza dirompente era presente ovunque basti pensare alla potenza di alcuni libri dove emerge l’audacia di uscire dagli schemi, dai limiti precostituiti per immergersi pienamente nell’avventura del vivere. Lionni grazie alla sua intensità etica avverte di avere una grande responsabilità e lo si nota soprattutto nella creazione di testi rivolti ai bambini diventando pioniere di un nuovo genere della letteratura per l’infanzia dove il linguaggio iconico è fondamentale. Fra i tanti pikture book citiamo “Piccolo blu e piccolo giallo” scritto nel 1959, classico indiscusso del settore, insieme a “Guizzino” o a “Federico” nei quali si apprende la sua innovazione stilistica, narrativa ed espressiva nell’affrontare temi come l’amicizia, la diversità, la solidarietà, il rispetto.

Lionni con il suo spirito poliedrico ha lasciato un segno tangibile in tutti i settore nei quali ha operato e questo libro, elegante e ricco di immagini che lo corredano, si rivela anche un viaggio nella storia della cultura occidentale del ventesimo secolo e nei molteplici dove lui ha vissuto e lavorato.

Particolarmente interessante è fra i tanti contenuti del libro, l’ultima parte dove si può leggere una sincera testimonianza di amicizia rivolta a Bob Osborn, uno dei più grandi artisti americani e caro amico di Leo Lionni. L’artista ormai vicino alla morte scrive con tono disilluso all’amico, ormai consapevole del poco tempo che gli rimane da vivere. Una consapevolezza che lo ha contraddistinto nel corso di un’intera esistenza , unica ed eccezionale.