Attenzione, sto per rovinare molti dei vostri più bei ricordi legati al cinema con questo post. Lascio un breve spazio per decidere
Spagna e Italia, roccaforti della difesa dell’idioma madre anche sullo schermo, continuano a tradurre tutti-tutti-TUTTI i testi dei film e delle serie TV: no sottotitoli (come fanno Portogallo, Germania, Francia, Romania etc), ma proprio altre persone che parlano mentre gli attori muovono la bocca. Il risultato è che impariamo meno l’inglese e che ci abituiamo a sentire frasi tipo ‘Guerra de las Galaxias’ (Star Wars) e ‘Se mi lasci ti cancello’ (Eternal Sunshine of the Spotless Mind). Ora, noi capiamo che c’è la crisi e che c’è tutto un underground di doppiatori e traduttori di titoli che non possiamo mica lasciare in mezzo alla strada, però per certe cose è meglio un bel sottotitolo. Eccone alcune:
Que la Fuerza te acompañe (‘May the Force be with you’)
Mi nombre es Bond…James Bond (‘My name is Bond…James Bond’)
Multiplicate por zero – Ciucciati il calzino (‘Eat my shorts’)
¡Toma, toma, toma! (‘Giggity giggity goo’ Quagmire in ‘Padre de Familia’)
El club de la lucha (Spagna) El club de la pelea (Sudamerica) (‘Fight Club’)
e infine il peggiore in assoluto No sabes nada, Jon Nieve (‘You Know Nothing, Jon Snow’)
È interessante come, mentre ci sbracciamo per petaloso con l’Accademia della Crusca, stiamo massacrando un’altra lingua senza battere ciglio. Questo accade perché in fondo l’inglese, anche se è diventata la lingua universale, non piace a nessuno, tutti infatti mi dicono che vorrebbero imparare l’italiano o lo spagnolo! Due lingue che servono a poco ma che hanno in comune il fatto di essere divertenti. Noi non ce ne accorgiamo ma qualsiasi cosa detta in italiano fa ridere: una mia amica ad esempio ha imparato una sola frase in italiano, perché la sua vicina teneva tutti svegli la notte con performance appassionate e lei voleva redarguirla ma senza offenderla. Perciò si è studiata questa formula e gliel’ha detto così: ‘la mia vicina è una puttana’. Ha funzionato e nessuno si è fatto male perché in italiano si capiva il concetto ma suonava affettuoso.