Blog Notes di MartaTeatro Out Off, Filodrammatici e Elfo Puccini: a Milano tre spettacoli andati in scena a fine mese

Salutiamo febbraio segnalando, almeno per la memoria -positiva o negativa- che spetta loro, alcuni spettacoli andati in scena a Milano in questi ultimi giorni, a partire da “Rose is a Rose”, produz...

Salutiamo febbraio segnalando, almeno per la memoria -positiva o negativa- che spetta loro, alcuni spettacoli andati in scena a Milano in questi ultimi giorni, a partire da “Rose is a Rose”, produzione italo-croata (Golden Show/Tinaos con il Comune di Muggia-Residenza Idra-Valli del Natisone Through Landscape e con il patrocinio della Repubblica di Croazia), al Teatro Out Off fino al 28 febbraio: drammaturgia della croata, di Zagabria, Ivana Sajko, già nota e pubblicata in Francia, in Italia è tradotta in Italia per la prima volta e appositamente per l’occasione, da Elisa Coppetti, per la regia di Tomaso Tuzzoli, napoletano trasferitosi a Udine per amore di queste terre, in cui si respira indubbiamente un’aria di confine. Sulla scena curata dal pluripremiato Pierpaolo Bisleri si consuma il primo capitolo della trilogia della disobbedienza, un progetto ambizioso e importante della Sajko. Gli altri due capitoli della trilogia, “Scene con l’albero delle mele” e “Non siamo noi, è solo vetro”, saranno sviluppati e realizzati entro il 2016 sempre dalla Golden Show Produzioni. Lo spettacolo racconta l’amore ai tempi della Guerra: sicuramente quella balcanica, ma infondo si parla della capacità degli uomini di distruggere e amare nello stesso tempo, in qualsiasi luogo, epoca e nazione (www.teatrooutoff.it). Di un certo impatto è stato anche l’”Edipus” di Giovanni Testori, al Filodrammatici, sempre fino al 28, spettacolo che, per la regia d Leo Muscato, vede un Eugenio Allegri come interprete contemporaneo e tutto fare, dato che è capocomico di una improbabile compagnia degli Scarrozzanti, composta da attori che, davanti a tutti i teatri semivuoti e fatiscenti che incontra, stanno lasciando il proprio incarico per andare in cerca di altro. E così il Capocomico resta l’unico attore disponibile per la compagnia, che decide di interpretare tutti i personaggi… (www.teatrofilodrammatici.eu). Infine, si è appena concluso all’Elfo Puccini fino sempre il 28 febbraio “Il Vicario”, drammaturgia del 1963 del tedesco Rolf Hochhuthche porta a riflettere su un tema poco esplorato della Seconda Guerra Mondiale, ovvero l’atteggiamento considerato ambiguo verso gli ebrei di Papa Pio XII, che a quanto pare non prese posizioni drastiche in difesa dei giudaici per timore di Hitler. Un soldato tedesco e un prete italiano decidono di informare il Papa sulle tragedie che avvenivano nei lager, ma lui non vuole guardare in faccia alla realtà che questi riportano. Chiaramente il tema è scottante anche se gli attori Matteo Caccia, Marco Foschi, Enrico Roccaforte, Cinzia Spanò, Rosario Tedesco, Nicola Bortolotti e Giuseppe Lanino sono costretti dalla regia di Rosario Tedesco a leggere la propria parte su un leggio, limitando così l’azione alla sola interpretazione vocale. A conclusione della lettura, poi, crea una sensazione decisamente fuori luogo uscire dal teatro mentre suona la musica di “Bella Ciao” (www.elfo.org).

X