Largo ai vecchiTogliatti e Fanfani sono i responsabili del casino della Cirinnà

Per i credenti il matrimonio è un sacramento cioè un giuramento fatto direttamente a Dio attraverso la mediazione di un Sacerdote. Questo giuramento non può ovviamente, essere sciolto in vita, può ...

Per i credenti il matrimonio è un sacramento cioè un giuramento fatto direttamente a Dio attraverso la mediazione di un Sacerdote. Questo giuramento non può ovviamente, essere sciolto in vita, può essere però annullato se risulta, in base al codice canonico, nullo. Per lo Stato il matrimonio è un contratto tra due persone regolate da alcuni articoli del Codice Civile. Nulla vieta su base logica che questo contratto possa essere fatto anche tra due persone dello stesso sesso. In Italia però la Costituzione del ’47 prevede all’articolo 29 i seguenti: una definizione della famiglia, e quindi del matrimonio, come una cellula sociale tra due persone di differente sesso. Questi articoli sono stati alla Costituente ispirati, come si evince dal dibattito, principalmente dall’Onorevole Moro e all’Onorevole Fanfani nonché dall’Onorevole Togliatti e dall’Onorevole Nilde Jotti, in altre parole sono il frutto come in gran parte della Costituzione dell’accordo, fortemente patrocinato da Togliatti, tra PCI e DC. Da quei tempi molte cose anche nella società Italiana si sono modificate; per esempio si è realizzata la possibilità di divorziare e cioè di sciogliere il matrimonio civile o ovvero la possibilità per la donna, a certe condizioni, di abortire. Nessuno si scandalizza più di queste cose, che sono entrate nella vita comune degli Italiani così come l’unione affettiva e di convivenza tra persone dello stesso sesso: ovviamente chi è legato ad un obbedienza religiosa non utilizza le leggi dello Stato che la contraddicono.

Il dibattito che si è aperto in Italia in particolare nel PD sulla legge Cirinnà che regola i rapporti tra coppie omosessuali non sarebbe esistito se la costituzione Italiana, che alcuni sostengono essere la più bella del mondo, non fosse ispirata a criteri socialmente rigidi e di fatto già antiquati al momento della proclamazione quando l’Italia era ancora un paese dell’Europa Meridionale lontano dagli stili di vita dei Paesi liberali e moderni.

Una curiosa legge del contrappasso fa si che i problemi generati dalla visione catto-comunista del primo dopoguerra investino proprio il partito che ha raccolto nel suo seno le tradizioni del partito Cattolico e del partito Comunista. I drammi, del tutto politici e giornalistici che la discussione di questa legge provoca sono assai lontani dalle vere necessità del nostro Paese nel momento in cui viene messa in discussione, nei fatti, l’unità Europea. Il Medio-Oriente esplode in guerre selvaggie che provocano migrazioni bibliche, l’economia vacilla, ecc… . Se poi tutto questo provocherà, come alcuni dicono, la crisi di Governo vorrà dire che la pesantezza delle ideologie post-belliche lontane dalla tradizione risorgimentale e dalla prassi liberale avranno provocato ancora una volta un danno grave e, in un momento come questo, difficilmente sanabile.

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