Non capiterà mai nulla del genere, giacché avrò potuto urtare al più il vigilante della biblioteca temporeggiando all’ora di chiusura.
Eppure, se mai, in circostanze inspiegabili, le forze di polizia al soldo di un regime autoritario dovessero torturarmi per giorni e infine disfarsi del mio cadavere, facciamo così: non stateli a sentire quelli deputati a cercare la verità e incalzare chi prova a occultarla, quando mi avranno definito «l’esempio» di una qualche generazione europea in movimento.
Perché qualunque cosa avessi voluto essere, io avrei preferito esserla da vivo.
23 Aprile 2016