Tra Italia e CorsicaOgnissanti, quanto è chic Bastia e calda la Corsica

La Corsica tra ottobre e novembre? Una bomba… calda, caldissima. Mare stupendo e pienamente agibile, giornate stupende come anche nel grosso della Penisola. Il clima ha graziato l’isola della bell...

La Corsica tra ottobre e novembre? Una bomba… calda, caldissima. Mare stupendo e pienamente agibile, giornate stupende come anche nel grosso della Penisola.

Il clima ha graziato l’isola della bellezza, preservandola anche dalle sciagure e paure che hanno afflitto l’Italia centrale.

Questo piccolo tour dell’isola in un mese in cui sostanzialmente la Corsica dovrebbe essere morta ha rivelato una serie di belle sorprese. A partire dal viaggio da sogno offerto (a caro prezzo) da Corsica Ferries sulla sua nave da crociera «Mega Smeralda». Anche se continuiamo a non capire come si possa cumulare un ritardo di mezz’ora con una nave tutt’altro che a pieno carico, in tanti anni questa tratta ha vinto il premio della più bella e confortevole mai sperimentata.

Sole e mare piatto ma soprattutto silenzio, ordine e pulizia sulla nave che ha rivelato spazi comuni uno più bello dell’altro.

Peccato essere sbarcati a Bastia con quella mezz’ora di ritardo che ha precluso la prima incursione alla meravigliosa galleria commerciale di questa che continuiamo viaggio dopo viaggio a considerare la più chic e fascinosa delle città corse. Siamo rimasti molto colpiti da alcuni barber shop e parrucchieri per signora e da molti negozi molto ben curati e con offerte, specialmente legati all’abbigliamento o anche dell’arredamento di interni, come la super trendy «Isula Créa» che propone mobilio realizzato da un artista isolano e ricavato con legname di risulta delle mareggiate. Ogni opera, dai divani alle lampade, è un capolavoro! Una strada veramente da non perdere, per qualità di negozi e di scoperte, è Rue Napoleon. Ma anche boulevard Paoli è una via che dà soddisfazioni: molti bei negozi (diversi per il mondo femminile) tra cui una «Chapellerie» al numero 33 (simpatico per i maschietti il «casquette corse» che è un cappello da marinaio un po’ particolare ma facilmente utilizzabile) e al numero 17 la miglior pasticceria dell’alta Corsica: «Carlotti» (per mostrare buona volontà di integrazione pronunciatela ‘Carlotì’). Lì potrete gustare dolci meravigliosi. In occasione della festività di «Toussaint» troverete anche il tipicissimo e intramontabile biscottone «A Salviata», di gusto semplice. Ma il nostro suggerimento va alla torta di mele, inarrivabile.

Per la cena, anche se «Chez Huguette» si conferma una certezza (evitando l’offerta appetitosa ma costosa della cottura di un pesce, magari al sale), troverete incantevole place du marché, quella che i vecchi corsi chiamano ancora piazza di u mercatu. E non vi colpirà solo la bellezza, resa più raffinata dalla fontana e dal piccolo colonnato della chiesa di San Giovanni Battista, la cui facciata domina il vecchio porto, ma anche la qualità diffusa dei ristoranti che vi si affacciano. Noi vi consigliamo «La table du marché», subito alle spalle della bella fontana.

Nella prossima puntata racconteremo della vita ‘di provincia’ e delle gite al mare. In quella successiva della celebrazione dei defunti in Corsica, dei cimiteri corsi e di quello mozzafiato di Bonifacio.

(quinta puntata – segue)

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