E così le dita vanno veloci sulla tastiera per prenotare un bel biglietto del treno andata e ritorno. Vado su Italo, che Trenitalia non ha gli orari buoni e mi dico: beh vabbè, ogni tanto andare dalla concorrenza fa bene!
Scegli il biglietto,
Becchi la tariffa scontata, gioisci
Vai al pagamento, taaaac, il pagamento online ovviamente non funziona… la gioia precedentemente sospirata, come un sospiro se ne va.
Cambi carta, ci provi e ci riprovi ma niet, nulla, non funziona.
Chiami l’assistenza e ti dicono che “Sì, signora c’è un problema con il pagamento online, chiami pure il numero verde e prenoti via telefono”.
Chiami, prenoti, tutto liscio, gioisci
Ti informano sulla cifra da pagare e ti accorgi che ci sono 3 euro in più sul totale, ti dicono che sono per la prenotazione via call center. La gioia, precedentemente sospirata, come un sospiro se ne va (di nuovo!)
“Scusi, non vorrei fare una polemica inutile, ma io pago 3 euro in più per fare la prenotazione con il call center quando è il vostro sito che non funziona???”
“Eh, signora, noi non abbiamo nessuna comunicazione in merito, però come vuole lei…”
come a dire: se vuoi il biglietto, hai da pagare!
Rido, di una risata tra l’isterico, il deluso e la presa per i fondelli. La signorina dall’altro capo del filo avrà pensato che prendessi in giro lei, in realtà era solo la magra consapevolezza che la presa in giro era rivolta a me medesima.
Benvenuti nell’Italia 7.0 (non so a che numero siamo arrivati ormai…) dove la digitalizzazione funziona (quasi) ma se non funziona, indovinate chi paga?
Buon Natale da Italo, il treno smart!