Il labirinto di CnossoPane e Legalità: mollica #2

Pietro Parisi – è uno chef napoletano che si è rifiutato di pagare il pizzo alla criminalità organizzata. Nella sua cucina c’è il riuso di tutto ciò che viene considerato scarto, alla riscoperta de...

Pietro Parisi – è uno chef napoletano che si è rifiutato di pagare il pizzo alla criminalità organizzata. Nella sua cucina c’è il riuso di tutto ciò che viene considerato scarto, alla riscoperta della natura, dandole nuova vita. Ha scritto un libro dal titolo “La cucina che mi ha fatto dimagrire” nel quale si racconta come sia riuscito a perdere 130 kg (da 200 kg a 70 kg). Il “cuoco contadino”, come lui si definisce, che rinasce e germoglia nel mezzo della Terra dei Fuochi.

Marano Ragazzi Spot Festival – E’ giunto alla sua XIX edizione, il Festival, che, a Marano di Napoli ha intrecciato scuola e legalità a dovere, come il più appassionato dei pescatori fa con la sua rete. “Abitare la bellezza” è stato il titolo di quest’anno, per “lasciarsi affascinare e innamorarsi della bellezza della legalità”.

“Il mio nome è Zoccola e per la camorra sono un figlio di puttana” – è il libro di Ismaele La Vardera, giornalista de “Le Iene”, che ha la prefazione di Roberto Saviano. Nel libro si parla della storia di Benedetto Zoccola, commerciante di Mondragone (CE), che si è rifiutato di pagare il pizzo alla camorra. Da quel momento la sua vita è cambiata e ha ricevuto diverse minacce, tra cui un attentato che gli ha fatto perdere l’udito e la vista dall’orecchio e dall’occhio destro.

“La Cassa del Mezzogiorno” – è un’iniziativa nata a Scampia, promossa dall’Officina delle Culture “Gelsomina Verde” e contiene, all’interno di una scatola di legno, prodotti solidali del Sud. “È proprio questa la mission della Cassa – ha dichiarato Ciro Corona, presidente della coop sociale Resistenza – ribaltare il significato storico che ha assunto negli anni l’ente assistenziale fondato nel 1950, nato essenzialmente per dare risposte concrete alla meditata arretratezza infrastrutturale del sud e finito col diventare una macchina assistenziale, funzionale alla malapolitica, depredando territori e annientando le speranze di un reale cambiamento”.

“Il boss delle cerimonie” – “Speriamo che, dopo i funerali, cali il sipario sul patròn de La Sonrisa, che tutti chiamano don Antonio, perché in queste ore, presi dalla voglia di celebrare un volto noto della tv trash, ci si è dimenticati di avere a che fare con una persona che ha avuto legami con la camorra di Cutolo per cui è stato anche condannato per concorso esterno in associazione mafiosa”. Lo ha detto il consigliere della Regione Campania, dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, che, il 2 dicembre, in radio ha avuto anche un litigio con Anna Lucia, una delle organizzatrici di matrimoni a La Sonrisa.

Arrestato attore di Gomorra – la “maledizione di Gomorra” continua e si rischia di girare il sequel di Gomorra dietro le sbarre. A finire “al fresco”, questa volta è stato Salvatore Russo, 44 anni. Il quinto attore ammanettato nel cast del film del 2008.

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