Giovedì scorso il Presidente di Consob Giuseppe Vegas ha tenuto una audizione davanti alle Commissioni riunite di Finanze e Tesoro del Senato e di Finanze della Camera in merito alla tutela del risparmio nel settore creditizio.
L’intervento di Vegas è pubblicamente consultabile per l’interezza al seguente indirizzo, ma in verità non ce ne occuperemo, se non marginalmente, in questa sede.
Vogliamo, infatti, riportare un episodio curioso attinente ad un precedente post (sempre su Consob), quello di sabato 17 dicembre dal titolo MPS: “Questionario MIFID?” Risparmiatore: “In verità di questa Consob allo sbando NON MIFID(O) più da tempo!” , nel quale ponevamo pubblicamente all’Organo di Vigilanza una domanda molto semplice, che qui di seguito ripetiamo:
Perché mai un cliente dovrebbe sottoscrivere una tale affermazione se non perché Consob già pensa alle gravi conseguenze legali che una tale dichiarazione vorrebbe in qualche maniera “parare”, cercando di preservarsi da prevedibili ricorsi ai tribunali civili e penali da parte dei risparmiatori?
Orbene, a distanza di un mese circa la domanda è rimasta ancora senza risposta, anche perché la conversione volontaria di obbligazioni non si è resa necessaria a causa del fallimento dell’aumento di capitale e del successivo intervento statale per il salvataggio della banca senese.
In ogni caso nell’audizione sopra menzionata il Presidente Vegas si è dato un gran da fare per rivendicare la propria preziosa e scrupolosa azione di vigilanza, arrivando testualmente ad affermare che:
Anche con riferimento al collocamento delle nuove azioni ai risparmiatori la Banca ha adottato, su impulso Consob, presidi più stringenti rispetto a quelli imposti dalla Mifid. Ha previsto, ad esempio, la valutazione di adeguatezza anche per il caso delle operazioni “ad iniziativa del cliente” e l’acquisizione dallo stesso cliente di dichiarazioni olografe circa la ricezione di documentazione informativa e la sua consapevolezza dei principali profili dell’operazione (conflitto di interesse, rischi, eventuale inadeguatezza) escludendo al contempo la vendita agli investitori privi di un profilo adeguato.
In pratica, così dicendo, egli ha reclamato a gran voce la correttezza del proprio operato e, così, dribblato (ci si consenta il gergo calcistico) qualsivoglia risposta sul già commentato e drastico “cambiamento di rotta” a distanza di una decina di giorni appena.
Peraltro è interessante notare che la domanda di cui sopra deve in qualche maniera avere “turbato” (o, forse, disturbato) il signor Vegas tanto che solo due giorni dopo il nostro post, cioè nella giornata di lunedì 19 (complice la domenica di mezzo), abbiamo ricevuto dall’Ufficio Stampa di Consob la seguente comunicazione tramite e-mail:
Caro Galimberti,
in allegato, solo per conoscenza, i comunicati Mps del 16 e del 17 dicembre in cui si fa riferimento ai presidi Mifid adottati in occasione dell’offerta di acquisto dei bond e dell’aumento di capitale. In giallo sono evidenziati i passaggi rilevanti.
Entrambe le operazioni sono effettuate nell’ambito della disciplina Mifid e non al di fuori.
Ricordiamo che l’ufficio stampa è sempre a disposizione per i giornalisti che desiderino chiarimenti sul quadro normativo di riferimento.
Grazie dell’attenzione.
Cordiali saluti.
L’ufficio stampa della Consob
http://www.linkiesta.it/it/blog-post/2016/12/17/mps-questionario-mifid-risparmiatore-in-verita-di-questa-consob-allo-s/24957/
Nella stessa giornata abbiamo provveduto a rispondere a Consob, sempre tramite e-mail, scrivendo testualmente quanto segue:
Egr. Sig./Gent. Sig.ra,
ringraziandoVi per l’attenzione con cui seguite i miei contributi, ma segnalandoVi nell’ordine che:
► non sono un giornalista, bensì un analista finanziario che tiene un blog in materia economico-finanziaria c/o la testata giornalistica on-line LINKiesta;
► gradirei che la corrispondenza a me inviata fosse sottoscritta per capire con chi ho piacere di confrontarmi e dare un nome a chi mi scrive;
ho in ogni caso preso buona nota di quanto inoltratomi, che, peraltro, era a me già noto, come avete potuto constatare leggendo quanto ho pubblicato.
Colgo l’occasione per chiederVi quale sia la posizione ufficiale di Consob in merito al “cambiamento di rotta” sulla possibilità data ai clienti retail di conversione volontaria, che solo pochi giorni fa era stata negata.
Sarebbe utile, infatti, per non ingenerare inutili, quanto perniciose “dietrologie” che l’Organo di Vigilanza spiegasse chiaramente il perché di una così differente interpretazione della stessa norma nel volgere di pochi giorni.
SpecificandoVi preliminarmente che quanto mi riporterete sarà fedelmente rappresentato nel blog che curo e ringraziandoVi fin da ora per la cortese collaborazione, Vi invio
cordiali saluti.
Simone Galimberti
Tale e-mail attende ancora – non ci sarebbe neanche la necessità di dirlo – una qualche risposta da parte di Consob, ad ogni modo la speranza è l’ultima a morire: mai dire mai!
Saremmo, infatti, veramente lieti di poter pubblicare in un prossimo post quanto riceveremo dall’Organo di Vigilanza, anche se dubitiamo che il Presidente Vegas si dia la pena di rispondere ad un semplice analista finanziario posto che, neanche di fronte alle Commissioni riunite di Camera e Senato, riesce a fare un benché lieve accenno ad una seppur minima autocritica sul proprio operato.
[Ricordiamo che chiunque volesse suggerire degli argomenti da trattare nei prossimi posts, commentare le argomentazioni svolte, chiedere informazioni e/o chiarimenti in merito ai temi trattati ovvero semplicemente contattare l'autore di questo blog per uno scambio di opinioni, può scrivere a: [email protected] ]