I dati e le classifiche delle principali organizzazioni attive nel mondo della cooperazione internazionale raccolti online dal portale Open Cooperazione
Il portale Open Cooperazione permette finalmente di scattare un fotografia aggiornata della cooperazione allo sviluppo e dell’aiuto umanitario, aggregando i dati che le principali ONG italiane hanno reso disponibili in formato opendata. Informazioni e numeri su bilanci, risorse umane, donazioni e progetti sono disponibili e visualizzabili graficamente in un’ottica di trasparenza e accountability.
Dai dati inseriti dalle 115 ONG italiane che aderiscono all’iniziativa emerge l’importanza di questa fetta del settore non profit. Quasi mezzo miliardo di euro è la somma dei bilanci delle organizzazioni che occupano 13mila persone in Italia e nel mondo, mobilitano 78mila volontari per realizzare oltre 2.300 progetti in oltre 100 paesi. Di tutti i fondi raccolti, oltre la metà sono rappresentati da fondi pubblici nazionali, europei e internazionali, la restante parte arriva da donatori individuali, fondazioni, aziende e chiese.
Da oggi è disponibile sul portale una nuova e ulteriore modalità di visualizzazione degli opendata inseriti nel database. Si tratta delle TOP 10, le classifiche delle organizzazioni che hanno registrato i valori più alti (bilanci, risorse umane, donatori, volontari, ecc).
In Italia questo settore raramente guadagna le prime pagine dei giornali se non quando la cronaca racconta di qualche cooperante italiano rapito o addirittura morto in contesti di guerra e conflitto.
Eppure si tratta di un ambito quanto mai importante e strategico per il nostro paese che recentemente ha messo la cooperazione allo sviluppo al centro della sua politica estera tanto da emanare un’apposita legge in materia e trasformare il nostro Ministero degli Affari Esteri in Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
C’è chi le chiama genericamente Onlus, chi associazioni umanitarie, in inglese le chiamano charity, sono quelle organizzazioni a cui milioni di italiani fanno una o più donazioni all’anno. Tecnicamente si chiamano ONG – Organizzazioni Non Governative – e sono impegnate soprattutto nella cooperazione allo sviluppo e nell’aiuto umanitario.
Sono proprio le ONG gli attori chiave della Cooperazione allo sviluppo dell’Italia, presenti da oltre quarant’anni nei contesti più remoti del mondo con l’obiettivo di portare aiuto o sostenere processi di sviluppo al fianco delle comunità locali.
Open Cooperazione rappresenta uno sforzo di trasparenza importante da parte delle ONG italiane che permette ai cittadini di conoscere quante risorse siano in grado di mobilitare. Sono tante le ONG che hanno risposto con entusiasmo a questo progetto, ma ad oggi mancano ancora alcune organizzazioni importanti che non hanno inserito e pubblicato i propri dati. Da sempre le ONG chiedono maggiore trasparenza e accountability ai governi e al settore privato, questa nostra richiesta è credibile solo se proprio loro sono disposte a rispondere per prime a standard di trasparenza alto livello.