Se qualcuno si fosse chiesto se via vero o meno che l’Italia sta cadendo a pezzi, ha avuto la risposta ieri, con il crollo del cavalcavia al chilometro 235 dell’A14, all’altezza di Camerano, Marche.
La rassicurazione di Autostrade per l’Italia che non è andata in crisi la struttura di calcestruzzo che sosteneva le travi fino all’inizio delle operazioni di sollevamento del cavalcavia bensì la struttura dell’insieme dei sostegni provvisori, non è una rassicurazione.
Il cavalcavia è crollato schiacciando due coniugi: Antonella Viviani, 54 anni, ed Emidio Diomede, 60. Ferendo tre operai romeni della ditta Delabech, che stava eseguendo i lavori.
I sopravvissuti, coloro che si trovavano negli abitacoli delle auto che seguivano la Nissan Qashqai bianca di Emidio e Antonella, gridano al miracolo.
Il figlio delle due vittime cerca anch’egli un conforto divino: «Il Signore li ha chiamati troppo presto a sé».
Sopravvissuti e figlio cercano di dare un senso all’accaduto, perché altrimenti si piomba in un determinismo materialistico che può andarti ben quando sei al caldo sulla tua poltrona a discettare di filosofia, ma che non puoi reggere quando sei vittima di una “disgrazia”, o semplicemente vi assisti, o la scampi.
Dis gratia, senza grazia. Non è che Dio ti vuole fare male, è che ti priva per un istante della sua grazia e tu, senza la sua grazia, muori. Questo è per un cattolico. Così pensa per tenere insieme il tutto.
Ma chi amministra deve essere determinista. Deve sapere che se le strutture portanti non sono ben calcolate collassano, ma anche che occorre calcolare con esattezza le strutture provvisorie.
La magistratura indaga per omicidio colposo. Il popolo indaghi sul perché l’Italia cade a pezzi. E si dia presto delle risposte. Presto.
Il programma di Patria Italiana per Infrastrutture e Trasporti
di Alessandro Pelosi
di Alessandro Pelosi
TPL (Trasporto Pubblico Locale)
a) Uscire immediatamente dall’attuale meccanismo di finanziamento pubblico del TPL basato sulla continuità di spesa per passare ad un meccanismo basato sui biglietti venduti moltiplicati per la percorrenza: più passeggeri trasporti, più a lungo questi viaggiano, più ricevi finanziamenti;
b) favorire l’efficientamento dei servizi di trasporto pubblico locale garantendo il potere agli enti pubblici di ri-disegnare la rete di TPL, cassare i contratti in essere basati sul cosiddetto “grandfather right” , indire nuove gare per le linee di TPL, favorire l’accorpamento tra le aziende di trasporto pubblico per creare aziende di dimensioni sufficienti a partecipare a gare pubbliche;
c) separazione totale tra gli esercenti di trasporto ed i proprietari/gestori delle infrastrutture, in particolare nel settore ferroviario;
d) definizione delle aree omogenee di trasporto pubblico locale (es. area di Milano, area di Roma etc.) corrispondenti con il bacino pendolare delle grandi città, obbligo agli enti locali di creare una unica struttura tariffaria interoperabile, garantendo un unico ente responsabile della vendita dei biglietti con il compito di ridistribuire le risorse.
e) stimolo alla messa in gara per le concessioni al TPL.
Aereo
a) Implementazione, anche forzata, del piano nazionale degli aeroporti al fine di creare una struttura di trasporto aereo tale da permettere lo sviluppo sostenibile economicamente del trasporto aero in Italia e favorire il collegamente delle aeree economicamente più rilevanti del Paese con il resto del mondo;
b) revoca della licenza di trasporto pubblico di linea agli aeroporti che:
– non sono e non saranno mai in grado di superare la soglia critica di 1,5 mioni di passeggeri/anno;
– non sono l’aeroporto di riferimento per il servizio ai bacini omogenei (catchment area) indicati nel Piano Nazionale degli Aeroporti;
– sono duplicati di altri aeroporti che hanno la capacità di assorbirne il traffico, garantendo maggiore concentrazione degli investimenti, maggiore efficienza, sostenibilità economica e possibilitàdi creazione di un mercato profittevole per le compagnie aeree che soffrono della troppa frammentazione del mercato.
c) chiusura degli aeroporti non soddisfacenti criteri di sicurezza elevati;
d) sviluppo degli accordi bilaterali al fine di aumentare l’accessibilità extra UE dal bacino aeroportuale di Milano;
d) obbigo agli esercenti aeroportuali alla messa in gara d’appalto pubblica per il finanziamento alle tratte aeree.
Treno
a) Separazione totale tra RFI e Trenitalia, trasformazione di Trenitalia in holding di trasporto multimodale aperta alla partecipazione di gare internazionali;
b) integrazione della rete AV con gli aeroporti principale, in particolare, prosecuzione delle tratte AV da Bologna, Brescia fino a Malpensa e istituzione di servizi AV regolari Torino Malpensa, Genova Malpensa (via terzo valico), Napoli Fiumicino;
c) completamento degli itinerari AV Milano Venezia, Milano Genova, e potenziamento/velocizzazione della linea tirrenica Genova Roma Salerno Reggio Calabria;
b) prosecuzione dei lavori sui due tunnel di valico Brennero e Moncenisio (TAV);
c) inizio della progettazione e costruzione di nuove linee di valico a servizio dei nuovi tunnel: Verona Brennero, Milano Chiasso, Milano Malpensa Sempione;
d) creazione di piccole infrastrutture di bypass dei nodi magiormente intasati: Firenze, Bologna al fine di rimuovere dai nodi urbani il traffico ferroviario ed autostradale in transito.
Strada
a) creazione di politiche che impediscano il dumping relativo al trasporto di merci su strada da parte di autostrasportatori stranieri;
b) favorire l’aggregazione dei distretti industriali per incrementare l’efficienza e l’economia di scala;
c) prosecuzione delle infrastrutture in costruzione o progettate quali autostrada tirrenica, Pedemontana Lombarda, SS Jonica;
d) trasformazione in autostrade di alcune delle strade di grande comunicazione facilmente elevabili a rango autostradale ed introduzione del pedaggio su tutte le autostrade, messa a gara per la gestione delle autostrade attualmente in carico ad ANAS;
d) revisione della legge sulle bonifiche al fine di favorire il recupero economicamente sostenibikle delle aree inquinate.
Appalti
a) Prosecuzione della revisione della disciplina sugli appalti in collaborazione con i principali enti appaltanti ed appaltatori, la magistratura e l”autorità anti corruzione al fine di creare una disciplina che:
– renda poco conveniente la corruzione grazie alla sua trasparenza;
– non favorisca l’incremento dei costi a causa dell’annulamento dei rischi connessi da parte dei general contractor;
– mantenga il controllo da parte degli enti pubblici sull’esecuzione delle opere tramite la non esternalizzazione della direzione dei lavori;
– riduca le fasi necessarie all’approvazione e finanziamento delle opere.