Strani giorniApologia di incoerenza

La proposta di inasprire la legge Mancino sul reato di apologia di fascismo è di base buona: per quel che mi riguarda, metterei direttamente fuorilegge tutti i partiti di ispirazione nazifascista, ...

La proposta di inasprire la legge Mancino sul reato di apologia di fascismo è di base buona: per quel che mi riguarda, metterei direttamente fuorilegge tutti i partiti di ispirazione nazifascista, con tanto di carcere duro (visto che amano le maniere forti…). In questo frangente, il no dei grillini – magari motivato dal semplice gusto di andar contro il Pd – è il solito, scellerato, passo falso che getta ombre sulle capacità politiche del M5S. Almeno, quando il Partito democratico ha un’idea buona, cerchiamo di supportarlo migliorando le proposte in campo. Il senso della buona politica dovrebbe essere questo. Per cui shame on you ai parlamentari del M5S che si oppongono.

Detto ciò, faccio notare a chi – dentro e fuori dal Pd – si sta stracciando le vesti sulla questione, che qualche anno fa si cercò di inasprire la stessa legge Mancino estendendola ai reati motivati da odio per orientamento sessuale e/o identità di genere. La famosa “legge Scalfarotto” contro l’omofobia e la transfobia, per intenderci. Anche in quel caso, proprio dentro il Pd e tra le fazioni centriste che oggi diremmo “moderate”, arrivarono accuse di “liberticidio”. Per tale ragione, la proposta di legge venne snaturata a tal punto da ammettere un sottoemendamento (il Gitti-Verini) che consentiva libertà d’azione a chi faceva affermazioni omo-transfobiche.

Per chi non lo ricordasse: la legge passò con le modifiche peggiorative, con l’avallo del partito di maggioranza. Il prezzo da pagare, si disse, per farla passare in un secondo momento anche al Senato. Dove però giace, tuttora, in qualche cassetto polveroso. Tutto questo per dirvi che, quando al Pd piace (in tutto o in parte), utilizza gli stessi argomenti che oggi utilizzano i grillini. E anche lì, vorrei capire dove eravate voi garanti della lotta al fascismo una tantum, insieme al vostro scandalo, quando si trattava di assicurare ampi margini di manovra a chi invece sostiene che si può dire che un gay è malato e va curato, che le lesbiche non esistono o che una persona trans è uno scherzo della natura. Giusto per una questione di coerenza – e conseguente credibilità – mica per altro.

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