E’ una Basilicata a prova di futuro, quella che si è presentata durante il kick off del progetto T3 Innovation, la struttura di trasferimento tecnologico messa in campo da PwC Advisory SpA, capofila del progetto, realtà leader internazionale nelle attività di consulenza strategica e management innovation rivolte alle imprese ed alla PA; Reti, agenzia specializzata in media e public affairs; I3P, incubatore certificato del Politecnico di Torino ed eccellenza internazionale nel campo delle start up, Fleurs International, società specializzata in attività di ricerca e assistenza alla PA; e Noovle, premium partner di Google Cloud.
Il progetto T3 Innovation sarà operativo sul territorio nelle cinque aree di specializzazione intelligente definite dalla S3: aerospazio, automotive, bioeconomia, energia, industria culturale e creativa, per essere il punto di riferimento di imprese, ricercatori e giovani startupper.Un volto inedito della Basilicata, che si presenta non più solo come terra di antica bellezza ma anche come luogo ideale per la sperimentazione di processi innovativi e tecnologici, all’altezza delle grandi sfide dei mercati globali e della modernità.
Se l’immagine della terra dai due nomi, da sempre definita come un Mezzogiorno differente, ha già da tempo superato la retorica leviana dell’arretratezza e dell’abbandono, altrettanto sta accadendo con il racconto dei suoi abitanti, non più relegati agli ultimi posti nelle classifiche della competitività e delle opportunità, ma protagonisti reali dei nuovi scenari che l’innovazione tecnologica ed il digitale stanno offrendo. Questa Basilicata a prova di futuro, così come l’ha definita il governatore Marcelo Pittella, dimostra quindi di non voler sprecare le occasioni di rilancio della propria economia, ma conferma ulteriormente la sua caparbietà nel voler cogliere nell’appuntamento del 2019, non solo una straordinaria occasione di visibilità e nuova narrazione, ma soprattutto lo slancio necessario per determinare il nuovo tempo che le spetta e che merita.
Non regge più la retorica del riscatto. E’ un racconto che ha già perso la sua efficacia. Poetica, romantica, ma antica.Non regge più in una terra, come quella lucana, in cui l’alba è nuova, per citare Rocco Scotellaro. Molto c’è da fare per migliorare ciò che il passato ha lasciato in eredità, tanto va ancora fatto per correggere errori e scelte che oggi sono ancora presenti. Ma in questo Mezzogiorno qualcosa è cambiato. Questo tempo lucano è la prova che la terra bagnata del Basento si sta dimostrando più bella e più capace del racconto che spesso se ne fa, e pronta ad andare verso nuovi sentieri senza più il timore di non esserne all’altezza. Il nuovo non è più nemico di questa terra, così come non fa più paura il necessario cambiamento che serve a dare nuova linfa e un futuro possibile al tessuto economico, sociale ed imprenditoriale di questo pezzo di Sud.
La sfida è in mare aperto, apertissimo, dove pericoli ed opportunità si sommano al coraggio ed alle paure. Ma il vento è buono ed il mare non sembra più in burrasca. E’ questo il momento giusto per mettersi in viaggio, l’impresa ora è possibile.