E siamo arrivati a dieci. Si è appena conclusa la decima edizione del Premio Andrea Parodi. Sembra ieri che il progetto ha iniziato muovere i suoi primi passi e già ci troviamo a celebrarne il primo decennale.
Fermiamoci un attimo e spieghiamo bene di cosa stiamo parlando. Il Premio Andrea Parodi è la più importante kermesse musicale italiana che si occupa di world music, e penso di poter dire senza tema di smentite, una delle più importanti al mondo.
La manifestazione è organizzata dalla Fondazione Andrea Parodi (grazie all’opera degli infaticabili Valentina Casalena Parodi, Luca Parodi & co.) e intende ricordare Andrea Parodi, rapito da un brutto male nel 2006, straordinario e sincero interprete prima di un passato pop d’autore con i Tazenda e successivamente di un percorso da solista, sempre orientato alla ricerca delle radici musicali della sua terra, la Sardegna.
Diamo in primis una sintetica definizione di world music ( la musica del mondo): è un genere musicale sviluppatosi negli anni ottanta, dove si contaminano tra di loro elementi di musica pop e musica tradizionale (folk ed etnica). Eh si, lo so. La sintesi è davvero estrema, ma per dare un quadro compiuto di cosa sia effettivamente il fenomeno della world music dovremmo scrivere non uno, ma cento articoli, e non abbiamo spazio e tempo per farlo. Ascoltatela, scopritela.
ll Premio Parodi è andato in scena dal 12 al 14 ottobre a Cagliari, al Teatro Auditorium Comunale del capoluogo sardo, sotto la direzione artistica di Elena Ledda. Intorno a questa manifestazione si è mossa l’intera isola; basta scorrere l’elenco dei partners che hanno contribuito alla sua realizzazione.
Di solito si ringraziano di sfuggita e si passa oltre. Io invece, sperando di non dimenticare nessuno, li cito in modo espresso, e non certo per dare loro il beneficio di una forma di pubblicità occulta, ma per dare merito pubblico a chi ha capito che, in una realtà particolare come la Sardegna, la cultura è un motore di civiltà insostituibile. Eccoli quindi i lungimiranti sostenitori del Premio Andrea Parodi.
Regione autonoma della Sardegna (Fondatore), Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport e Assessorato del turismo, artigianato e commercio; Fondazione di Sardegna, Comune di Cagliari (patrocinio e contributo), NuovoImaie, SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, Federazione degli Autori, Rai Radio Tutta Italiana, Rai Radio Live, Rai Sardegna, Radio Popolare, Radio Sintony, Unica Radio, Sardegna 1 Tv, Tiscali, Il Giornale della musica, Blogfoolk, Mundofonias (Spagna), Doruzka (Rep. Ceca), Concertzender (Olanda), European Jazz Expo (Sardegna), Premio Bianca d’Aponte (Campania), Negro Festival (Campania, Grotte Di Pertosa), Folkest (Spilimbergo, Friuli), Mare e Miniere (Sardegna), Consorzio Cagliari Centro Storico, Jazzino di Cagliari, Dal Maso musica, Boxoffice Sardegna, Labimus – Laboratorio Interdisciplinare sulla Musica dell’Università degli Studi di Cagliari, Dipartimento di Storia, Beni culturali e Territorio, Fondazione Barumini – Sistema Cultura, Peugeot di Mario Seruis, S.C.S. di Ottavio Nieddu.
BRAVI!
Ed ora parliamo di musica.
Ed ora parliamo di musica.
Daniela Pes è stata l’asso piglia tutto nel Premio Andrea Parodi 2017. Alla giovane cantante sarda sono andati entrambi i riconoscimenti principali: il premio assoluto e quello della critica. Ma non solo; a lei anche il premio della giuria internazionale, la menzione per la miglior musica, quella per il miglior arrangiamento ed il premio dei ragazzi in sala.
Daniela Pes è nata a Tempio Pausania nel 1992. Nonostante la giovane età ha collaborato con gli artisti più in vista del panorama del jazz sardo. Recentemente ha allargato il suo approccio stilistico alla musica elettronica e alla world music. Ha portato in gara il brano con “Ca Milla Dia Dì” (tratto da una poesia in gallurese di Don Baignu Pes). Con lei si sono esibiti Christian Marras al chapman stick e alla direzione artistica, Roberto Schirru alla batteria e programmazioni, Andrea Pica alla chitarra elettrica.
La vincitrice ha diritto ad un premio particolarmente consistente: un tour di otto concerti realizzato grazie ai fondi dell’art.7 L. 93/92 del bando del NUOVOIMAIE. Il premio si aggiunge ad una somma in denaro erogata a copertura di tutti i costi di master class, eventuale acquisto o noleggio di strumenti musicali, corsi e quant’altro il vincitore sceglierà per la propria crescita artistica e musicale. Inoltre, verrà offerta l’opportunità di esibirsi alle edizioni 2018 del Premio Andrea Parodi, dell“European jazz expo” in Sardegna, di Folkest in Friuli, del Negro Festival di Pertosa (SA) e in altri eventi che saranno a mano a mano annunciati.
La menzione per il miglior testo è andata invece ai Rebis e quella per la migliore interpretazione a Giuditta Scorcelletti. Il riconoscimento per la migliore reinterpretazione di un brano di Andrea Parodi (eseguito venerdì da tutti i concorrenti) se lo sono aggiudicati i Musaica, che hanno anche portato a casa la menzione dei concorrenti a pari merito con Aksak Project e Rebis.
Gli altri finalisti erano gli Aksak Project con “Agouamala” (cantata in sabir), Davide Campisi con “Piglialu” (in siciliano), Daniella Firpo con “Destino” (in portoghese), i Musaica con “Inferno V”, (in calabrese), Frida Neri con “Aida” (in italiano), Daniela Pes con “Ca Milla Dia Dì” (in gallurese), i Rebis con “Cercami nel mare ابحثي عني في البحر” (in arabo), Il Santo con “Magarìa” (in calabrese), Giuditta Scorcelletti con “Se tu sapessi…” (in italiano e toscano). I turchi Entu non hanno potuto invece partecipare per un inconvenente alle serate finali.
Nella serata finale insieme ai finalisti si sono avvicendati sul palco tre ospiti di rilievo che hanno dato vita ad esibizioni emozionanti: l’interprete bosniaca Amira Medunjanin (accompagnata dal chitarrista Ante Gelo), i Tenores Di Bitti “Remunnu ‘e locu” e Luisa Cottifogli in duo col violoncellista Enrico Guerzoni. La cantante romagnola in apertura e chiusura di serata ha anche avuto modo di duettare con Elena Ledda.
Hanno presentato la serata Ottavio Nieddu con Gianmaurizio Foderaro.
Pubblico e critica sono stati, come non mai, concordi nel dire che questa decima edizione è stato un grandissimo successo.
Ed ora si riparte, il lavoro per l’XI edizione del Premio Andrea Parodi è già iniziato!
ringrazio per la preziosa ed indispensabile collaborazione:
Monferr’Autore – [email protected] — Ufficio Stampa del Premio Parodi e www.fondazioneandreaparodi.it Fondazione Andrea Parodi.