Da vedere. Queste le prime due parole che immediatamente affiorano alla mente quando si ripensa a “Le bal”, lo spettacolo in scena da ieri (19 ottobre, prima milanese) fino al 29, sempre di ottobre, e che ha aperto la stagione 2017/18 del Teatro Menotti a Milano in via Ciro Menotti 11. La drammaturgia è un’ elaborazione per il teatro tratta da “Le bal” di Jean Claud Penchenat, creazione del Théatre du Campagnol, e da cui era sato a sua volta creato il film “Ballando Ballando” di Ettore Scola. Giancarlo Fares, attore, regista e pedagogo, aveva già fatto parte di “Ballando Ballando” e ora è lui a dirigere la versione per il teatro, in cui è anche attore. Per uno spettacolo meraviglioso, come pochi se ne vedono oggi, anche perchè in grado di unire l’energia e la potenza dei movimenti coreografici di 15 giovani attori e attrici con la riflessione storica su 5 decenni, con vari cambi di costume e ovviamente di musiche: la scena si apre su una pista di una balera vuota. Di lì a poco iniziano ad entrare gli avventori, otto coppie che prendono posto. Prima le donne, e poi gli uomini. Inizia un viaggio nella memoria e nella tradizione della danza di coppia, ma anche nella storia: e allora dopo l’allegra atmosfera dell’inizio degli anni ’40 compaiono le camicie nere, la musica è anche tedesca e l’atmosfera in scena diventa presto tesa. Per poi reilluminarsi con l’arrivo degli americani, e il loro tip tap tra crocerossine e marines, in una gioia e una serenità riconquistata che arriva fino in platea. Dopo gli anni Sessanta, dopo l’allegria de “Il tuo bacio è come un Rock”, è un attimo a ricadere nel terrore degli anni ’70: una Mina con “E poi e poi e poi”, e le luci si abbassano. Torce per illuminare una sala buia, dove l’eroina è parte delle feste, e allo setesso tempo il benessere economico ha già coinvolto quasi tutti. Si vola verso gli anni ’80 tra paiettes, discoteche, club, chewingum e cocaina, tra divertimento sfrenato e corruzione dilagante. Fino agli anni ’90, e poi fino al 2001, tra melodie sempre più tecnologiche e individui che appaiono sempre più soli nelle discoteche con musiche sempre più ad alto volume. Eppure “Le bal” è in piccola parte uno spettacolo che vuole dichiarare il peggioramento dei costumi o l’aumento dell’individualismo: è semmai anzitutto una notevole testimonianza di quanto il teatro possa far luce sulla realtà in modo anche dinamico e piacevole pur trattando, senza affatto sminuirli, argomenti di rilevanza sociale e artistica. E, alla fine, tutta la sala del Menotti si unisce alla compagnia di attori per ballare un Twist liberatorio, che porta a pensare che noi esseri umani sappiamo fare tanti danni, quando potremmo essere sempre concentrati sull’utilizzae al meglio le nostre potenzialità.
Info. Teatro Menotti, via Ciro Menotti 11. Orari: martedì-giovedì-venerdì, ore 20.30. Mercoledì e sabato, 19.30. Domenica, ore 16.30. Durata, 2 ore circa.