Si parla spesso di scuola per denotarne limiti e criticità.
Questa volta non sarà così. Vorrei esibire un esempio di scuola di eccellenza,
operata nella sinergia tra alunni e docenti, all’interno di una normale scuola superiore del Trentino
(che, benché autonoma, sempre provincia italiana è).
Lascio la parola a questi giovani, che mi pregio di aver avuto alunni per due anni, e che rappresentano una speranza per questo Paese. Speranza di solidarietà, giustizia, collaborazione e anche – perché no? – imprenditorialità.