Ipse DixitSbagliando si impara. Soffrendo si cresce.

Il Milan femminile di Carolina Morace ha perso oggi a Firenze la propria imbattibilità, che condivideva con la Juventus di Massimiliano Allegri. Sul campo della Fiorentina ha rimediato una sonora s...

Il Milan femminile di Carolina Morace ha perso oggi a Firenze la propria imbattibilità, che condivideva con la Juventus di Massimiliano Allegri. Sul campo della Fiorentina ha rimediato una sonora sconfitta, rotonda nel risultato (4 – 0) e variegata nelle motivazioni.

Capita. Quando ci si mette in gioco è giusto mettere nel proprio bilancio sia la vittoria sia la sconfitta; e così come raramente le vittorie risultano epiche e mitiche altrettanto raramente le sconfitte sono tremende ed irrimediabili. In questi casi è sempre buona norma evitare gli aggettivi qualificativi roboanti, lisciarsi le penne ferite, fare una sincera analisi (non necessariamente auto assolutoria) e poi… lavorare, lavorare, lavorare, lavorare.

ogni esperienza maturata sul terreno di gioco è terapeutica; anche quelle come l’odierna debacle.

Bella batosta, ma inutile fare pianti greci; la squadra di Morace e Williams non è costruita con il kit usa e getta – stagionale e monouso, ma esiste per dare vita ad un ciclo positivo (possibilmente vincente), dove ogni stagione è importante ma non pregiudica il progetto a medio termine. Inoltre questa è solo la prima stagione di lavoro e pertanto ogni esperienza maturata sul terreno di gioco è terapeutica; anche quelle come l’odierna debacle.

La cronaca è stringatissima. La partita va in diretta su Sky, calcio d’avvio 12,30.

La Fiorentina parte con grinta ed il Milan cerca di reggere l’urto iniziale delle padrone di casa. Nemmeno tre minuti e l’estremo difensore rossonero deve spendere un jolly per salvare la propria porta. Verso lo scoccare del quarto d’ora la pressione viola inizia a scendere di giri ed il Milan comincia a pungere in attacco. Un discreto calcio piazzato di Tucceri ci induce a credere che la musica stia iniziando a cambiare, ma ci sono troppe note stonate e più che un’orchestra il Milan sembra una banda di paese che fa molto rumore e che talvolta stecca. Valentina Giacinti oggi è meno lucida del solito e si mangia un’occasione da gol, una di quelle che non arrivano spesso e che solitamente lei sa trasformare in oro.

Decisione arbitrale errata

Poi al 34° minuto la prima svolta dell’incontro. Protagonista l’arbitro che assegna un calcio di rigore alla Fiorentina. Il direttore di gara è certamente in buona fede perché non esita un solo secondo ad assegnare il penalty credendolo giusto e dovuto. La calciatrice viola Bonetti tira una cannonata verso la porta del Milan e la sfera lungo il suo tragitto tocca il braccio del difensore milanista Fusetti. Per Fusetti c’è il rosso diretto e per la squadra viola il calcio di rigore. Tutto da manuale, salvo il fatto che il rigore è figlio di una svista o di una interpretazione regolamentare impropria. Infatti quando il pallone tocca la giocatrice di Morace, il braccio è perfettamente aderente al corpo ed il movimento fatto mentre partiva il tiro era finalizzato a diminuire il volume del corpo e non ad aumentarlo. Decisione arbitrale errata; capita, solo chi non lavora non sbaglia.

Dal dischetto Parisi segna per la Fiorentina. Il Milan in dieci cerca il pareggio, ma non è giornata. Il gioco è frammentato oltre misura e serpeggia un certo nervosismo che le ragazze della Fiorentina sanno tenere sempre vivo con un atteggiamento al limite della fallosità; gioco rude e di contatto.

Valentina Giacinti potrebbe pareggiare ma il suo tiro è sbilenco e non centra il bersaglio: troppa sicumera, poca concentrazione o malasorte? Lo scoprirà Morace e di certo ne parlerà con la sua bomber.

Secondo tempo, fino al minuto 53 si assiste ad un incontro che si può ancora rimettere sui binari del pareggio. Poi grossa ingenuità di Korenciova in fase di rilancio, svelta e sveglia Bonetti insacca il 2 a 0 per le viola. Per il Milan cala il sipario. L’inventiva sparisce tra le fila rossonere sostituita da una frenesia nel correre per il campo e nel rincorrere le avversarie che porta solo a sprecare energie e generare confusione.

E’ il gioco del gatto con il topo ed il gatto di Firenze graffia ancora. Bonetti segna nuovamente con un rasoterra e poi Guagni trafigge (bellisima rete di testa) una Korenciova rimasta comunque lucida nonostante la papera del 2 a 0. Il poker potrebbe trasformarsi in un pokerissimo al primo minuto di recupero del secondo tempo, ma per fortuna del Milan Guagni colpisce il palo della porta rossonera. Meno male, 4 sono tanti ma 5 sarebbero stati troppi.

La Fiorentina ha giocato bene ed ha meritato la vittoria.

Come abbiamo detto i padri di questa sconfitta sono numerosi; l’arbitro ha calato l’asso di briscola, peccato che si giocasse a scopa. Ha deciso in buona fede ed ha sbagliato. Le conseguenze sono state gravi ma non sarebbe giusto addossare ogni colpa al suo operato.

L’errato rinvio di Korenciova ha portato il Milan a subire il raddoppio nel momento peggiore, ma nemmeno nel suo caso si può pensare di trovare in lei il capro espiatorio unico. La squadra milanese ha giocato male nel suo complesso. Le giocatrici che solitamente raccolgono il plauso comune e che sono tra le più rappresentative, oggi non hanno fatto la differenza in positivo. Difficile dare la sufficienza alle atlete ospiti, qualche sei politico si può assegnare, ma non di più.

La Fiorentina ha giocato bene ed ha meritato la vittoria. Inferiore per tecnica ha messo in campo più convinzione e più grinta ed un pizzico di furbizia, come quando ha tirato ad innervosire le rossonere restituendo in modo poco sportivo una rimessa laterale.

Per il Milan non è la fine del mondo, la giornata storta capita, l’importante è sentire dentro di sè il bruciare della sconfitta e la sofferenza causata da una prestazione non da Milan. La corsa per il tricolore e per il posto in Champions è ancora lunga, la squadra rimane forte e certamente non mollerà più un centimetro. La Juve è avanti, ma vincendo anche la partita di ritorno….

Ad maiora.

FIORENTINA WOMEN-MILAN 4-0

FIORENTINA WOMEN (4-3-1-2): Ohrstrom; Guagni, Agard, Tortelli, Philtjens; Parisi (41’st Catena), Breitner, Adami (1’st Vigliucci); Bonetti; Clelland, Mauro (35’st Jaques). A disp.: Durante, Fedele; Fusini; Kongouli. All.: Antonio Cincotta.

MILAN (4-2-3-1): Korenciova; Heroum, Fusetti, Mendes, Tucceri; Alborghetti, Moreno; Bergamaschi, Giugliano (34’st Longo), Giacinti; Sabatino. A disp.: Ceasar; Zigic; Capelli, Carissimi; Cacciamali, Coda. All.: Carolina Morace.

Arbitro: Michele Delrio di Reggio Emilia.

Gol: 35′ Parisi (F) su rigore, 8’st e 30’st Bonetti (F), 33’st Guagni (F).

Ammonite: 13′ Ohrstrom (F), 37′ Parisi (F), 41′ Tucceri (M), 43′ Adami (F).Espulsa: 34′ Fusetti (M).

Fotoservizio: Francesco Scaccianoce Photography – www.francescoscaccianocephotography.com

Le newsletter de Linkiesta

X

Un altro formidabile modo di approfondire l’attualità politica, economica, culturale italiana e internazionale.

Iscriviti alle newsletter