Un paio di giorni fa (ma non si trattava di un simpatico “pesce d’Aprile“!) il Prof. Paolo Savona ha fatto delle dichiarazioni che, sebbene siano state passatee sostanzialmente “in sordina” dalla gran parte della stampa nazionale, hanno una rilevanza di portata storica e di gravità inaudita.
Tali esternazioni costituiscono, inoltre, un gravissimo atto di sostanziale spregio nei confronti di tutti quei risparmiatori che hanno perso soldi (e salute), nonché fiducia – se ne avessero mai avuta! – nelle istituzioni.
In un video messaggio a Milano Capitali, il fuorisalone del Salone del Risparmio, organizzato da Class Editori, il Presidente della Consob ha, infatti, testualmente affermato quanto segue:
“Il vero modo per proteggere il risparmio e’ la crescita, non le leggi.
Le regolamentazioni sono in continua evoluzione e nell’ambito dell’economia emerge chiaramente che fatta una norma il mercato prima o poi e’ un grado di aggirarla.“
E ancora – se non fosse stato già abbastanza chiaro! – il Prof. Savona precisa quanto segue:
“è un inseguimento continuo per cui attraverso le norme la protezione del risparmio, non illudiamoci, non avverrà mai interamente come dovrebbe.“
Ricordiamo a favore dei “distratti” (ci si consenta un po’ di ironia, altrimenti ci sarebbe da piangere!) che sta parlando il capo della Autorità Italiana per la Vigilanza sui Mercati Finanziari, che candidamente e senza troppo turbarsi sta in pratica ammettendo l’inutilità della Consob e di tutte le altre istituzioni nazionali con compiti di salvaguardia del pubblico risparmio.
Coerenza avrebbe voluto che, subito dopo aver pronunciato tali parole, il Prof. Savona avesse continuato così:
“Per questo motivo, considerando che sto occupando la poltrona di un’Ente assolutamente inutile, mi dimetto e vado a fare qualcos’altro di più produttivo”.
Ma se in Italia non si dimettono neanche gli allenatori di calcio pluri-oltraggiati dalla tifoseria della squadra di appartenenza, perché si dovrebbe dimettere il Presidente di un Ente inutile?!?