Punto e a CapoCostituente Fridays for Future: le proposte degli insegnanti

Più di 500 giovani provenienti da 100 città italiane si sono dati appuntamento, dal 12 al 14 aprile a Milano, per partecipare alla prima Assemblea Nazionale Costituente del Movimento Fridays for Fu...

Più di 500 giovani provenienti da 100 città italiane si sono dati appuntamento, dal 12 al 14 aprile a Milano, per partecipare alla prima Assemblea Nazionale Costituente del Movimento Fridays for Future, allo scopo di discutere la direzione da prendere all’interno di questo grandissimo movimento .

L’Assemblea è stata preceduta da una grande conferenza scientifica aperta a tutta la cittadinanza, a Città Studi, ed è stata chiusa nella sede centrale dell’Università degli Studi di Milano da una conferenza aperta ad associazioni, sindacati e giornalisti.

È interessante, tra i tanti spunti emersi durante l’assemblea, riportare il documento redatto dagli insegnanti del gruppo Teachers for future, che hanno proposto anche una “disobbedienza civile di massa” senza precedenti, per salvare il pianeta e la dichiarazione di uno “stato di emergenza per il clima”.

Ciao a tutti,

parlo a nome degli insegnanti che supportano i venerdì per il futuro e che si riconoscono nel manifesto che è girato prima della manifestazione del 15 marzo e che è stato redatto da alcuni di noi.

Vale la pena riassumere brevemente il manifesto.

E’ diviso in cinque punti.

Il primo afferma che ci schieriamo incondizionatamente a fianco dei nostri studenti nella lotta contro i cambiamenti climatici, e concediamo loro tutto il nostro supporto, la nostra collaborazione e la nostra complicità.

Punto secondo, invitiamo i dirigenti scolastici a dichiarare per il proprio istituto lo stato di emergenza climatico.

Terzo, chiediamo ai sindacati di categoria di sostenere le giornate di mobilitazione globale.

Quarto, chiediamo al MIUR l’aggiornamento delle linee guida curriculari per la gestione dell’emergenza climatica, o più facilmente chiediamo ai nostri colleghi di introdurre i cambiamenti climatici nei curricula di istituto e nei programmi scolastici, parlarne in classe, farne occasione di cultura umanistica e scientifica e di autentica condivisione umana.

Punto quinto, siamo disposti a disobbedire civilmente anche noi, a fianco dei nostri studenti, assumendocene la responsabilità civile e penale.

Questo perché è all’orizzonte una stagione nuova di disobbedienza civile di massa che non avrà uguali nella storia. Che riguarda tutti in quanto figli di questa Terra.

Tutti siamo chiamati a scegliere da che parte stare, e noi scegliamo di non lasciarvi soli con questo fardello enorme, quello di salvare il mondo intero in una manciata d’anni, in una escalation di mobilitazioni che porteranno sicuramente da una parte a essere derisi, attaccati e perseguiti; dall’altra, a piccole o grandi vittorie che potranno salvare vite, culture, specie viventi, interi sistemi biologici.

Questo è un momento storico assolutamente inedito, di incrocio tra tempo storico e tempo geologico.

Prepariamoci all’incredibile e all’impossibile, e che non ci manchi mai la generosità del coraggio che avete saputo dimostrarci.

Che la nostra azione, le nostre parole e i nostri pensieri siano gravidi di responsabilità di fronte al vivente, alla verità, alla giustizia e alla bellezza.

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