BabeleUSA, in calo le vendite di tabacco; aumentano le sigarette elettroniche

Secondo i dati diffusi da Nielsen, agenzia leader nel settore delle ricerche di mercato, durante il mese di marzo del 2019 le vendite di sigarette negli Stati Uniti d’America ha fatto registrare un...

Secondo i dati diffusi da Nielsen, agenzia leader nel settore delle ricerche di mercato, durante il mese di marzo del 2019 le vendite di sigarette negli Stati Uniti d’America ha fatto registrare un calo superiore all’8%. Gli analisti hanno spiegato come tale dato vada collegato direttamente ad un altro di segno opposto, ovvero l’aumento della vendita delle sigarette elettroniche nello stesso periodo dell’anno 2018.

L’ascesa delle e-cigarettes negli Stati Uniti

Quello registrato a marzo non è un trend isolato ma rientra in un più vasto fenomeno che vede le sigarette elettroniche diffondersi sempre più negli Stati Uniti. Ciò nonostante alcune limitazioni imposte sia dalle amministrazioni locali sia dalla FDA (Food and Drug Administration) la quale vorrebbe limitare il più possibile l’utilizzo delle sigarette elettroniche da parte dei minori (fenomeno in grande crescita negli USA).

A testimoniare la crescente diffusione delle e-cig, tale da conquistare fette di mercato sempre più ampie (un tempo appannaggio dei grandi distributori di tabacco da combustione), vi è anche una ricerca condotta da Paula Kaufman per Morgan & Stanley: lo studio ha messo il luce la chiara correlazione esistente tra la correlazione tra la contrazione delle vendite delle sigarette ‘tradizionali’ e l’aumento dei fumatori di quelle elettroniche.

La comunità dello ‘svapo’ a stelle e strisce continua ad espandersi malgrado non vi sia ancora particolare chiarezza sul reale impatto della sigaretta elettronica sulla salute dei consumatori. Negli ultimi anni, infatti, la percezione è sensibilmente cambiata e molti americani continuano a ritenere il vaping tramite sigaretta elettronica dannoso tanto quanto il consumo di tabacco bruciato. Lo conferma anche un altro studio accademico, condotto dall’Università dello Stato della Georgia, che mostra come – sulla base di sondaggi a tema condotti tra il 2012 ed il 2017 – la posizione degli americani verso le sigarette elettroniche sia diventata decisamente più scettica. Per fare un esempio, la percentuale di intervistati che riteneva le sigarette elettroniche meno dannosi di quelle tradizionali era passata da 51 al 35% mentre, nello stesso lasso di tempo, aumentava la percentuale di chi riteneva che il tabacco bruciato e lo ‘svapo’ fossero dannosi allo stesso modo (dato passato dal 46 al 56% secondo uno studio di Hints).

In realtà, mentre in relazione al consumo di tabacco bruciato esistono ricerche scientifiche che accertano chiaramente le ripercussioni negative sulla salute di chi fuma, il caso delle e-cig è diverso. Queste ultime non sono completamente prive di rischi ma sono di certo meno pericolose e – cosa più importante – possono sortire un buon effetto deterrente, rappresentando in molti casi il primo step per interrompere del tutto il consumo di tabacco. Il ‘trucco’ sta nel fatto che il passaggio alla sigaretta elettronica – rispetto ad altri metodi per smettere di fumare – è meno traumatico poiché la e-cig consente al fumatore di perpetrare la classica gestualità del fumatore rinunciando al tabacco da combustione.

La situazione italiana

Le sigarette elettroniche godono di buona popolarità e ampia diffusione anche nel nostro paese; è possibile acquistare tutto il necessario per lo svapo (dispositivo di vaporizzazione, liquidi di ricarica e quant’altro) sia presso i negozi fisici che vendono questo genere di articoli sia presso gli store online dei rivenditori specializzati, come ad esempio Vaporoso. Bisogna sottolineare come in Italia i liquidi per la ricarica della sigaretta elettronica siano diventati monopoli di stato: ciò vuol dire che solo il dispositivo elettronico può essere venduto liberamente e senza restrizioni.

Di contro, la monopolizzazione dei liquidi per la ricarica ne ha aumentato i prezzi determinando una parziale decrescita delle vendite, nonostante l’Italia si sia distinta fin da subito, assieme al Regno Unito, come uno dei paesi europei in cui le e-cigarettes hanno riscosso un particolare successo in termini di vendite, generando un giro d’affari milionario.

Le newsletter de Linkiesta

X

Un altro formidabile modo di approfondire l’attualità politica, economica, culturale italiana e internazionale.

Iscriviti alle newsletter