Mad WebUscire da una chat di gruppo Whatsapp, procedura a discrezione degli Amministratori

Oggi sono uscito per la prima volta da una chat di gruppo di WhatsApp, quella di TVML Roma. Ma, ad essere sinceri, non è questa la vera notizia. Da anni ormai faccio parte di quelle che sono le c...

Oggi sono uscito per la prima volta da una chat di gruppo di WhatsApp, quella di TVML Roma.

Ma, ad essere sinceri, non è questa la vera notizia.

Da anni ormai faccio parte di quelle che sono le chat di gruppo di WhatsApp, mitico strumento che WhatsApp stessa regolamenta e stimola ad usare per effettuare veloci, pratiche, utili comunicazioni con i propri interlocutori, quasi sempre senza costo in quanto rientranti nei piani tariffari di uso dei dati della nostra telefonia.

Nella primavera del 2018, WhatsApp ha deciso di implementare il livello di sicurezza di queste chat assegnando ai propri creatori, che spesso corrispondono ai propri Amministratori, il potere di escludere a loro insindacabile giudizio qualsiasi persona dalla chat da loro gestita.

A livello di principio non si tratta di una cattiva idea, perche capace di dare maggiore pulizia e sicurezza alle conversazioni all`interno delle chat di gruppo, ma cosa succede quando un Amministratore va oltre i propri limiti ed esclude persone solo perche`, ad esempio, hanno delle opinioni divergenti dalle proprie?

Il problema che si presenta non e` in effetti di poco conto, in quanto:

– Levare questo potere ad un Amministratore, o quantomeno limitarlo come succedeva precedentemente, darebbe la libertà a persone senza scrupoli, senza morale e con poca educazione di letteralmente torturare i membri di una chat di gruppo;

– Per contro, non levare questo potere ad un Amministratore da la possibilità ad Amministratori dall`ego quantomeno troppo sviluppato di effettuare gesti radicali verso persone colpevoli solamente di dire la propria o di portare avanti progetti leggermente differenti di quelli a cui loro tengono.

Dove, quindi la soluzione di tutto questo?

Semplice a dirsi, non facile a farsi: la verità sta nel mezzo.

E` giusto che gli Amministratori mantengano il diritto alla difesa di una chat di gruppo da soggetti indesiderati, ma è altrettanto necessario che chi fonda gruppi, associazioni, enti pubblici e/o privati e via dicendo eviti di assegnarne la gestione in ottica social – e quindi anche relativa alle chat di gruppo di WhatsApp – a persone che non sono abituate a fare questo mestiere, o che tendono principalmente ad essere dei bravi tecnici o dei bravi programmatori, e che purtroppo dimostrano con le loro azioni da leoni da tastiera che di mancare della sincerità e dell`esperienza necessarie per poter gestire una chat di gruppo.

TVML Roma, ci siamo capiti, vero?