In “Miseria e nobiltà“, Totò è un povero scrivano e finalmente gli si avvicina un analfabeta che ha bisogno di lui.
Tutta la scena è esilarante. Tanto comica quanto vera. Si cerca in rete tranquillamente ma questi pochi secondi li ho sempre trovati a dir poco geniali.
Le elezioni europee sono terminate da poco e di recente sono stato a Roma per delle docenze nell’ambito di un corso di formazione.
Quando introduco una delle mie lezioni di marketing, quasi come un mantra, parlo sempre delle debolezze di un qualsiasi consumatore che possono giocare a nostro favore quando vogliamo vendere un bene o un servizio.
IGNORANZA: per quanto una persona possa essere preparata su un argomento, non potrà mai conoscere veramente tutto su una determinata cosa. Pertanto, anche i più esperti sono “ignoranti”.
SCARSA CAPACITÀ DI CALCOLO: per quanto possiamo calcolare tutte le variabili di una problematica, non siamo robot e la scelta che noi reputiamo migliore non è detto che lo sia. Siamo sempre “ignoranti” ed è difficile valutare l’acquisto migliore calcolando il rapporto tra costi/benefici di un prodotto, sopratutto rispetto alle nostre reali esigenze.
EMOZIONI: siamo “ignoranti”, abbiamo dei limiti oggettivi nel poter fare in modo impeccabile tutte le valutazioni necessarie su una determinata problematica e – a queste due cose – aggiungiamoci che siamo vincolati dalle emozioni che di fatto offuscano ancor di più un ragionamento razionale. Si compra quel che si desidera non quello che serve.
Per quanto possiamo pensare di essere immuni da queste tre debolezze, ogni volta che facciamo un acquisto ed ogni volta che dobbiamo prendere una decisione di qualsiasi tipo, finiamo per doverci misurare con questi tre fattori.
Quindi, quando votiamo, la nostra scelta sarà condizionata inevitabilmente da questi tre elementi.
Molto probabilmente i risultati finali di queste elezioni europee a molti di noi non saranno piaciuti; tuttavia, prima di imprecare, ricordiamoci dei nostri limiti senza dimenticare che la vera grande arma politica che abbiamo nelle nostre mani si chiama cultura.
Per il futuro, buon voto a tutti. In fin dei conti, la democrazia è bella perché ognuno può dire tutte le fesserie che vuole (semi cit.) … anche su un blog.