Notes da (ri)vedereEuropa, strategie politiche per il futuro dell’Albania

Le forze politiche eruopee confermate nelle ultime elezioni dovranno tenere in debita considerazione le peculiarità economiche e culturali di ogni nazione, per garantire crescita economica e valori...

Le forze politiche eruopee confermate nelle ultime elezioni dovranno tenere in debita considerazione le peculiarità economiche e culturali di ogni nazione, per garantire crescita economica e valorizzazione delle differenti culture. Nei prossimi mesi assisteremo a molteplici cambiamenti i quali dovranno rivedere diverse priorità per realizzare gli Stati Uniti d’Europa. Se l’Unione europea diventasse più determinata potrebbe giocare un ruolo più importante sullo scacchiere internazionale. La situazione è decisamente complessa ma se i Paesi riusciranno a imporsi con le specifiche politiche economiche sarà un passaggio fondamentale a beneficio degli europei. Con Ana Abdi, segretaria Internazionale del Partito Socialista, ambasciatore dell’Europa presso il Gruppo Social Democratico al Parlamento Europeo, vogliamo soffermare la riflessione sulla potenzialità economica e culturale dell’Albania.

Quali prospettive per l’Albania nel nuovo Parlamento europeo?

«L’Albania è un paese in via di sviluppo e le elezioni europee influenzano direttamente il processo di integrazione. È stato utile che le ideologie nazionaliste non abbiano prevalso in maniera preoccupante. Molto positiva, dopo la vittoria delle forze pro-europee, la crescita di Greens, ALDE e S&D, con una perdita di soli 32 posti a mio avviso piccola, grazie alla pressione dei media nei gruppi dell’estrema destra e alla difesa del S&D. Nulla può essere affermato prima del 12 giugno 2019, la data che deciderà l’elezione del nuovo Presidente del Parlamento. Spero che se Frans Timmermans sarà scelto al comando del Parlamento, la via europea in Albania sarà più facile. I progressisti hanno mantenuto una posizione coraggiosa sull’allargamento dell’Unione, hanno preferito non tenere posizioni false per le elezioni europee, anche se questo potrebbe costare i risultati delle elezioni, viste le posizioni dell’elettorato in diverse città europee. Se Frans Timmermans sarà eletto capo del Parlamento europeo, sono convinta che anche Albania e Macedonia continueranno a lavorare su ulteriori misure di integrazione».

Su quali settori economici è necessario investire per assicurare una crescita del Paese?

«L’Albania è un paese con un’area relativamente piccola ma è ubicato in un luogo geografico strategico. L’Albania, gioiello inesplorato tra l’Europa e la porta tra Oriente e Occidente, ha unito le migliori tradizioni dell’Est e dell’Ovest. La casa albanese è la casa di Dio e degli amici».

Non ci sono molti giornali in Albania. Sarebbe interessante valorizzare informazione e cultura?

«No, sono presenti molte riviste, giornali e portali. È così grande il numero che passa inosservato al cittadino. Sono molti soprattutto i portali e alcuni di loro non sono scritti con una buona grammatica; non si può parlare della qualità delle informazioni e del contenuto educativo. Penso che una riforma debba essere realizzata nel mondo dei media. L’Albania ha bisogno di giornalisti professionisti, migliaia di studenti che ottengono risultati eccellenti all’interno e all’esterno del paese hanno un grande potenziale, ma i media sono censurati. È un vero peccato giacché è uno dei poteri più influenti, specialmente in Albania, mediante il quale le persone sono sempre curiose e desiderose di conoscere e imparare dai cosiddetti modelli di successo».

Il turismo in che modo può essere un volano economico?

«L’Albania è un gioiello economico. Turismo, cibo, agricoltura, energia rinnovabile, ricchezza mineraria, risorse idriche, industria leggera possono trasformare l’Albania in uno dei paesi con il più alto tasso di occupazione, il principale esportatore di energia rinnovabile e acqua, di prodotti biologici di qualità, diventando una delle destinazioni turistiche più popolari. L’Albania è quasi incontaminata come una tela che dovrebbe essere dipinta».

In che modo coinvolgere i giovani che rappresentano il futuro di ogni paese?

«L’Albania ha giovani con intelligenza naturale straordinaria, penso che sia per questo motivo che i paesi dell’Unione europea devono dare una risposta all’Albania. Non per i politici ma per le loro idee affinché si realizzi l’Albania europea. Abbiamo la popolazione più giovane in Europa. L’Albania è un giovane esercito governato dagli anziani che sono educati nel sistema monista e secondo il modello sovietico. Esistono centinaia di migliaia di giovani laureati in Europa occidentale e in America. I nostri genitori hanno investito in un’istruzione di qualità. Abbiamo casi che hanno venduto le proprie abitazioni per educare i bambini nell’Ovest. Il mercato deve essere riformato, ha bisogno di coinvolgere questi giovani nella definizione delle politiche, altre aree principali per condividere il loro potenziale intellettuale con quelli meno in grado di permettersi l’educazione finanziaria all’estero. La pubblica amministrazione, le istituzioni, l’imprenditorialità e persino l’amministrazione e il design della città dovrebbero essere concepiti nuovamente dai giovani. Con l’aiuto dei miei contatti ho pensato a una piattaforma di trasformazione “Costruisci l’Albania”, da realizzare nei prossimi mesi. Questa piattaforma vuole offrire l’opportunità di contribuire alla crescita del paese. Sono molti gli ostacoli per i giovani ed è una missione difficile per tutti coloro che scelgono di restare. I giovani sono combattuti dalla vecchia classe politica».

Francesco Fravolini

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