Negli ultimi anni l’utilizzo dei led è sempre più intenso, il motivo principale è perché consumano poco. Nonostante la loro invasione, soprattutto a partire dal 2017 fino ad oggi, in tanti si continuano a chiedere cosa cambia rispetto alle lampade tradizionali.
I numeri parlano chiaro: le lampadine a diodi di emissione di luce consentono un risparmio in bolletta pari al 60% dell’energia elettrica. A spiegare la sostanziale differenza è il portale specializzato luceled.com, il quale evidenzia il costante aumento nell’ utilizzo delle lampade a led sia di aziende che da parte di privati, spinti dalla continua informazione a favore di questa nuova tecnologia.
Le lampade a led hanno sostituito quelle ad incandescenza
Se le lampadine a led consumano poco rispetto a quella a incandescenza, un motivo ci sarà. In effetti la ragione è legata alla struttura interna, per questo motivo è indispensabile capire come agiscono tecnicamente le Light Emitting Diode.
Lo spostamento delle sue cariche elettriche viene convertito automaticamente in luce, senza ricorrere ai passaggi di intermediazione delle vecchie lampade, quali gas o filamento.
Nello specifico parliamo di fonti elettroniche che diffondono energia sfruttando il movimento delle cariche elettriche negative (appunto elettroni) all’interno dei materiali semiconduttori. Nonostante possa sembrar complesso, si intuisce che questo breve passaggio richiede meno sforzo rispetto alle lampadine classiche.
Un altro aspetto molto interessante riguardanti le lampadine a diodi di emissioni di luce è il calore. Quest’ultimo influisce molto sull’efficienza e sulla durata a lungo termine. I LED infatti, non surriscaldano molto, per questo motivo nonostante i continui “accendi e spegni” durano più a lungo.
Dopo aver assodato e spiegato perché i led consumano poco, non è difficile immaginare che quest’ultime siano assolutamente le migliori soluzioni per adattarle all’uso domestico.
Facciamo un rapido calcolo per renderci conto di quanto risparmieremo in bolletta.
Partiamo dalle basi, l’intensità della luce emanata da una lampadina si definisce “lumens”. Ipotizziamo di confrontare le lampadine a LED con una a incandescenza seguendo le “stesse caratteristiche”.
Una lampada standard da 100 Watt è in grado di emettere 1600 lumens, la durata massima sarà di un anno e il costo potrebbe essere circa €44 annuali. Una a LED (sempre 1600 lumens) sfrutterà ben 15 Watt e costerà non oltre €6,6 annui.
Un bel risparmio economico, non credete? Nonostante ancora oggi, il prezzo delle lampadine Light Emitting Diode sia superiore a quello delle tradizionali, la convenienza è assodata grazie al minor consumo energetico.
Il vantaggio dei led è sicuramente la durata.
Nonostante possa sembrar tutto bello per esser vero, c’è chi si domanda quanto possano durare le lampadine a LED. Anche in questo caso non c’è confronto che tenga. Quest’ultime sono state progettate per durare più a lungo possibile.
Fin dalla loro realizzazione, gli esperti hanno dichiarato che le lampadine a diodi di emissione di luce riescono a superare 50.000 di utilizzo. Una percentuale certamente elevatissima, se confrontate alle 10.000 di quelle a incandescenza.
Tra i numerosi vantaggi quello più interessante è la manutenzione. Durante il periodo di utilizzo, non vi è alcuna esigenza di apporre modifiche alle lampadine a LED. Nonostante tendano a usurarsi raramente, ci sono alcuni fattori che potrebbero influire sulla loro durata:
Temperatura
Affinché si mantenga un LED freddo potrebbe essere necessario deviare il suo calore attraverso una apposita installazione o grazie a dei dissipatori specifici. Minore sarà la temperatura, più efficienza garantirà e maggiore sarà la sua durata.
Effetto meccanico
Le forze meccaniche potrebbero influire negativamente e aggravare o danneggiare permanentemente le lampadine a LED. Per questo motivo durante la loro produzione, assemblaggio e trattamento, gli esperti dovranno porre molta attenzione.
Sostanze chimiche
Nonostante le lampadine Light Emitting Diode siano resistenti e forti, durante la fase di installazione dell’impianto elettrico, l’addetto dovrà tener conto delle condizioni ambientali attorno a sè.
Infatti, in presenza di atmosfera corrosiva, clima costiero in cui è presente molto sale, industrie chimiche o piscine il cui contenuto di cloruro è medio – alto, si sconsiglia l’installazione delle lampadine a LED, poiché potrebbero danneggiarsi molto prima del previsto.