Il trend di crescita del turismo in montagna è trainato dalla crescita di attività a disposizione. A fianco delle tradizionali escursioni e scalate prendono sempre più piede Vie Ferrate e Sentieri Attrezzati. Con un primato dell’Italia in Europa e al Mondo.
Trend in Montagna
E’ di Giugno 2019 la notizia di un +12% del turismo in montagna nel 2018 rispetto al 2017. Con l’estate nel suo pieno e la notizia che Milano-Cortina ospiteranno le prossime Olimpiadi Invernali, le aspettative su un trend nuovamente in crescita anche nel 2019 sono tutt’altro che azzardate. Tra le mete principali spiccano le Dolomiti con Cortina, la Val di Fassa, la Val Gardena e la Val Badia a farla da padrone assieme alla Valle d’Aosta. Le altre zone, pur con numeri minori sono trainate nel trend crescente di visitatori nazionali e soprattutto stranieri.
Tra i motivi di questo aumento di turismo montano c’è la passione crescente per molti “cittadini” agli sport di montagna: arrampicata, canyoning e vie ferrate. Queste attività si pongono a metà tra le classiche camminate ed escursioni e la disciplina principe per la montagna: l’alpinismo. Se l’alpinismo richiede anni di pratica e una certa propensione al rischio, le altre attività circoscrivono i rischi pur offrendo la sensazione di avvicinarsi alla natura e viverla con una certa dose di adrenalina. Tra queste attività, l’Italia primeggia in Europa e al Mondo per il numero e la varietà di Vie Ferrate e Sentieri Attrezzati con quasi 400 itinerari (fonte www.ferrate365.it), dalle Alpi agli Appennini fino alle scogliere della Sardegna.
Cosa sono le Vie Ferrate
Citando il Club Alpino Italiano, una via ferrata è“Un insieme di strutture e attrezzature fissate e/o realizzate artificialmente su una parete rocciosa per facilitarne la salita in sicurezza. Tale azione, senza la presenza e l’utilizzo delle strutture artificiali, necessiterebbe della conoscenza e dell’impiego di tecniche di arrampicata in cordata con attrezzature individuali alpinistiche (chiodi da roccia, corde e moschettoni) o a corpo libero”. Queste strutture metalliche presenti sulla via permettono agli escursionisti di autoassicurarsi e di avere un sostegno alla progressione. Ci sono centinaia di itinerari in Italia con differenti livelli di difficoltà tecnica e di esposizione.
I sentieri attrezzati includono strutture e attrezzature metalliche per rendere piùsemplici e sicuri parti dei sentieri escursionistici che a causa dell’esposizione, del fondo del terreno o del dislivello risulterebbero esposti e potenzialmente pericolosi.
Dagli albori ad oggi
La prima Via Ferrata al Mondo è stata costruita in Toscana, nelle Alpi Apuane, per salire un singolare panettone roccioso: il Monte Procinto. La via è ancora presente ed è intitolata ad Aristide Bruni. Da allora, l’idea di facilitare la salita di una vetta ad escursionisti che non hanno conoscenze alpinistiche è variata molto. Il vero e proprio primo boom delle vie ferrate si è avuto nel corso della Prima Guerra Mondiale. Con il fronte tra Italia e Austria lungo i crinali montuosi si è avuta la necessità di far giungere i soldati in posti arditi e tutt’altro che accessibili. Sfruttando l’idea delle vie ferrate, si sono costruiti veri e propri camminamenti verticali che tutt’ora sono musei a cielo aperto come ad esempio la Strada degli Alpini e la Ferrata dei Costoni nelle Dolomiti di Sesto, la Ferrata dei Kaiserjager al Col Ombert, la Ferrata di Punta Penia o la Ferrata Eterna alla Marmolada e molte altre. Al termine dei combattimenti, queste opere militari sono state convertite ad opere turistiche e tutt’ora attirano decine di migliaia di appassionati ogni anno.
Saltando agli anni 70 e 80, le Vie Ferrate sono diventate le strade per raggiungere vette ardite e inimmaginabili fino a pochi anni prima. Negli anni 80 e 90, con l’arrampicata che aumentava gradi e difficoltà, le vie sono diventate sempre più atletiche e impegnative e oggi ci sono vie che risalgono netti strapiombi. Il trend è passato dall’attrezzare vie alpinistiche ad accentuare le difficoltà e rendere le vie ferrate uno sport.
Marketing e Web
Da una ricerca sul target di interesse mostrato da Facebook, contiamo oltre 35.000 appassionati di vie ferrate nella sola Italia. A questi vanno aggiunti quegli italiani che saltuariamente frequentano le vie ferrate e quelli che non sono iscritti al più grande social network. Non è impensabile pensare che il mercato delle vie ferrate coinvolga almeno 50.000 italiani. A questi vanno aggiunti un numero considerevole di appassionati dalle altre nazioni sull’arco alpino e dai paesi ad alta vocazione alpinistica dell’Est Europa (Rep Ceca e Polonia su tutti); è sufficiente frequentare una Via Ferrata Dolomitica in Estate per rendersi conto che gli Italiani sono ora la minoranza a sfruttare queste attività. Ogni anno si conta l’apertura di almeno 10 nuove vie e questo trend testimonia come alcune zone cerchino di attirare turismo puntando su questa attività.