Proverbio del 3 ottobre La fortuna presta, non regala
Numero del giorno 87.000.000.000 Patrimonio casse previdenziali private italiane
Ora che i cugini americani pagheranno più caro il prosciutto, il parmigiano e persino il pecorino – vagliela a spiegare la differenza – è chiaro a tutti che il momento è di particolare gravità. Bisogna rispondere con forza.
Ai più fini osservatori non è certo sfuggito perciò che proprio oggi, all’indomani dei dazi di Mister T. che non hanno risparmiato i vini francesi né i formaggi svizzeri, il nuovo responsabile economico della nuova commissione Ue si è presentato all’europarlamento per spiegare quello che vuole fare da grande. Non si è capito granché, salvo che verrà fatto con la massima cortesia. Ormai abitiamo in un’Europa gentile. Anzi, Gentilona. E quindi via alle assicurazioni europee per i senza lavoro e anche alla flessibilità per gli investimenti.
Ma quali investimenti? Gli esegeti più acuti hanno già capito dove voleva andare a parare. Bastava fare due più due.
Infatti le teste d’uovo di Bruxelles sono già all’opera. I dazi Usa scoraggiano le vendite di pecorino? Non c’è problema: convinceremo gli europei a consumarne (e comprarne) di più. Anche a bere più vino francese, se proprio dobbiamo.
Ci rimarranno meno soldi in tasca. Ma almeno, grazie all’Ue, avremo scoperto il segreto della felicità.
A domani.