Ipse DixitUna Fanfara per la XII° edizione del Premio Parodi.

E’ molto complicato riassumere in un solo racconto i tre giorni del XII° Premio Andrea Parodi; proviamo a tracciare un semplice quadro d’insieme, ripromettendoci di tornare a conoscere alcuni dei p...

E’ molto complicato riassumere in un solo racconto i tre giorni del XII° Premio Andrea Parodi; proviamo a tracciare un semplice quadro d’insieme, ripromettendoci di tornare a conoscere alcuni dei protagonisti in dettaglio in un futuro prossimo.

Per prima cosa proviamo a spiegare cosa sia il Premio Parodi; la sintesi è d’obbligo ma dovremmo e potremmo parlarne per pagine e pagine.

Il Premio è l’unico contest italiano dedicato alla world music e, giunti alla dodicesima edizione, possiamo aggiungere senza tema di smentita che è anche uno dei più importanti a livello internazionale.

E’ dedicato alla memoria di uno dei musicisti italiani più amati ed iconici, Andrea Parodi

E’ dedicato alla memoria di uno dei musicisti italiani più amati ed iconici, Andrea Parodi, scomparso nel 2006 dopo essere stato il frontman dei Tazenda ed un apprezzato compositore ed interprete solista.

Una Fondazione intitolata a suo nome (animata dalle persone a lui più vicine) ha dato vita al contest, con il contributo prezioso di una serie di enti ed istituzioni dotate della giusta sensibilità.

Normalmente si glissa sul loro nome, temendo di fare una sorta di pubblicità occulta. Ed invece noi in questa sede li citeremo, convinti che senza gli indispensabili aiuti materiali nemmeno le grandi intuizioni possono fare due passi senza andare in affanno.

Un grazie convinto quindi a: Regione autonoma della Sardegna (Fondatore), Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport e Assessorato del turismo, artigianato e commercio; Fondazione di Sardegna; Comune di Cagliari; NuovoImaie; SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori; Federazione degli Autori.

I partners Bflat, Il Vecchio Mulino di Sassari, European Jazz Expo, Premio Bianca d’Aponte, Negro Festival, Folkest, Premio Loano per la Musica Tradizionale Italiana, Mare e Miniere, Mo’l’estate Spirit Festival, Fondazione Barùmini, Labimus (Laboratorio Interdisciplinare sulla musica dell’Università degli studi di Cagliari, Dipartimento di lettere, lingue e beni culturali), Conservatorio “Giovanni Pierluigi da Palestrina” di Cagliari, Consorzio Cagliari Centro Storico, Boxofficesardegna, Peugeot Mario Seruis Automobili ed i media partners Rai Radio Tutta Italiana, Radio Sardegna,Tiscali.it, Radio Popolare, Unica Radio, Sardegna Uno, Televisione Ejatv,Sardegnaeventi24.it, Il giornale della musica. Blogfoolk, Folk Bulletin, Mundofonías (Spagna), Petr Dorůka (Rep. Ceca), Concertzender Nederland (Olanda).

Per la prima volta (dal 10 al 12 ottobre) l’evento è stato ospitato dall’Auditorium del Conservatorio “Giovanni Pierluigi da Palestrina” di Cagliari, sotto l’attenta direzione artistica di Elena Ledda.

Oltre duecentottanta candidature sono giunte alla Fondazione da tutto il mondo e tra queste sono stati selezionati dieci finalisti.

A.T.A. – Acoustic Tarab Alchemy (provenienti da Tunisia e Lazio) con il brano “Fattouma”, in lingua araba; Saly Diarra (Senegal) con “Musow” in lingua bambara; Arsene Duevi (Togo) con “Agamà”, in lingua ewè; Fanfara Station (Tunisia, Italia e USA) con “Rahil”, lingua tunisina; Krzikopa (Polonia) con “Hasiorki”, in lingua silesiana; Maribop (Spagna) con “Un munnu dintra un munnu” in lingua siciliana e basca; Federico Marras Perantoni (Sardegna) con “Canzona di mari n.2 – Fóggu e fiàra”, in lingua sarda; Elliott Morris (Regno Unito) con “The End of The World Blues”, in lingua inglese; Setak (Abruzzo) con “Marije”, in lingua abruzzese; Suonno D’Ajere (Campania) con “Suspiro”, in lingua napoletana.

Ospiti d’onore della manifestazione Tosca, Moni Ovadia, Simone Cristicchi. Di loro in questa sede non parleremo in quanto dedicheremo a ciascuno uno spazio di approfondimento sulle nostre pagine.

Il funzionamento del contest è molto semplice; durante la prima serata i finalisti propongono alla platea due brani, uno a scelta tratto dal proprio repertorio ed un brano in gara.

La seconda sera invece (e qui la qualità dell’interprete se esiste emerge o tace per sempre) ciascun gruppo e ciascun solista propone un’interpretazione personale di un brano di Andrea Parodi.

Nella serata finale viene invece suonato solo il brano in competizione.

A condurre le tre serate un duo ormai “storico” e molto affiatato.

Gianmaurizio Foderaro (responsabile di Rai Radio Tutta Italiana) e Ottavio Nieddu (personalità di spicco della produzione televisiva della Sardegna). A loro il grande merito di sapere abbinare una conduzione godibilissima con una preparazione tecnica ed una conoscenza del mondo della musica di alto livello.

Il Premio della Critica è assegnato da una giuria di giornalisti

Due le giurie che assegnano i premi. Il Premio della Critica è assegnato da una giuria di giornalisti e consiste nella produzione professionale di un videoclip del brano vincitore.

Claudio Agostoni (Popolare Network), Simone Cavagnino (Unica Radio), Flavia Corda (Rai3 Sardegna), Tore Cubeddu (Eja TV), Enrico De Angelis (giornalista, operatore culturale), Ciro De Rosa (Songlines), Max De Tomassi (Rai Radio 1 Stereonotte), Daniela Deidda (Sardegna Eventi 24), Daniela Esposito (Ufficio Stampa musicale), Salvatore Esposito (Blogfoolk), Enzo Gentile (Il Mattino), Elisabetta Malantrucco (Rai Radio Techetè), Luigi Mameli (Radiolina), Marco Mangiarotti (QN / Il Giorno ), Andrea Massidda (La Nuova Sardegna), Maria Grazia Maxia (Federazione degli Autori), Duccio Pasqua (Rai Radio 1, Un giorno da gambero / Centocittà), Fausto Pellegrini (Rai News 24), Piersandro Pillonca (Uff. Stampa Consiglio Regionale della Sardegna), Timisoara Pinto (Rai Radio 1, In Viva Voce), Luca Mirarchi (Unione Sarda), Walter Porcedda (Musica Jazz), Andrea Marco Ricci (NUOVOIMAIE), Cristiano Sanna (Tiscali.it), Claudio Scaccianoce (linkiesta.it), Giacomo Serreli (Giornalista musicale), Paolo Talanca (Il fatto quotidiano), Mario Tasca (Sardegna 1), John Vignola (Radio 1 Music Club).

Il vincitore assoluto è invece scelto da una Giuria Tecnica: Gianfranco Cabiddu (regista e musicista), Gigi Camedda (musicista), Lia Careddu (attrice), Gaetano d’Aponte (Partner/Premio Bianca D’Aponte), Gesuino Deiana (musicista e operatore Culturale), Andrea Del Favero (Partner/Folkest), Tiziana Tosca Donati (musicista e attrice), Giovanni Gianluca Floris (Presidente del Conservatorio di Cagliari, musicista), Pippo Rinaldi Kaballà (musicista), Elena Ledda (direttrice artistica, musicista), Silvano Lobina (musicista), Annamaria Loddo (operatore culturale), Gino Marielli (musicista), Nicola Meloni (operatore culturale), Michele Palmas (Produttore S’ard Music), Diego Pani (Memorial University of Newfoundland, Canada, e musicista), Simone Pittau (musicista), Andrea Ruggeri (musicista), Simonetta Soro (musicista e attrice), Stefano Starace (Partner / Mo’l’estate spirit festival), Jacopo Tomatis (Partner / Premio Città di Loano), Gisella Vacca (musicista e attrice), Dario Zigiotto (Partner, Negro Festival).

Il vincitore assoluto ha la possibilità di disputare un tour di otto concerti realizzato grazie al NuovoImaie (progetto realizzato con i fondi dell’art.7 L. 93/92).

Una Giuria Internazionale (Sergio Albertoni (RSI, Svizzera), Thorsten Bednarz (Deutschlandfunk Kultur Radio, Germania), Edyta Magdalena Łubińska (Università’ di Varsavia, Istituto di Etnologia e Antropologia Culturale), Piotr Pucylo (Globaltica Festival, Polonia), Bastiaan Springer (Koncertzender, Radio Netherlands, Olanda) assegna infine una Menzione Speciale.

“Lingua Madre, il canzoniere di Pasolini”

La serata finale (aperta dai vincitori dell’edizione 2018, i ragazzi napoletani de La Maschera) è stata impreziosita dall’esibizione di “Lingua Madre, il canzoniere di Pasolini”, con Duo Bottasso, Elsa Martin, Davide Ambrogio, da un’idea di Enrico de Angelis e dalla consegna del Premio Albo D’oro 2019 alla fotografa e fotogiornalista di rilievo internazionale Daniela Zedda.

Sempre riproponendoci di approfondire diversi aspetti della manifestazione, arriviamo ai vincitori.

Arsene Duevi (Togo) con “Agamà”, in lingua ewè, vince sia il Premio Degli Artisti in Gara sia la Menzione dei Ragazzi, assegnata dai giovani presenti in sala.

La Fondazione Andrea Parodi ha deciso di assegnare una menzione speciale ai Krzikopa (Polonia) con “Hasiorki”, in lingua silesiana.

Resta in Sardegna il premio per il miglior testo con Federico Marras Perantoni e la sua “Canzona di mari n.2 – Fóggu e fiàra”, in lingua sarda turritana.

Elliott Morris (Regno Unito) con “The End of The World Blues”, in lingua inglese è l’autore della Migliore Musica.

Il premio per la Migliore Interpretazione viene vinto da Suonno D’Ajere (Campania) con “Suspiro”, in lingua napoletana; a loro anche la Menzione della Giuria Internazionale.

Il premio per la miglior interpretazione di un brano di Andrea Parodi se lo sono aggiudicati i Setak (Abruzzo) .

Il Premio della Critica ed il Premio Andrea Parodi 2019 sono entrambi assegnati a Fanfara Station (formata da musicisti provenienti da Tunisia, Italia e USA) con il brano “Rahil”, in lingua tunisina. A consegnarli Valentina Casalena Parodi, presidentessa della Fondazione.

Ora dovremmo pronunciare il canonico “Il premio Parodi va in archivio… ci rivedremo per l’edizione 2020”… ed invece ci salutiamo dandovi appuntamento ai diversi approfondimenti che vi proporremo in futuro e con un consiglio.

Regalatevi tre minuti ed ascoltate un brano di Andrea Parodi. Si trovano facilmente in rete, credetemi ne vale la pena. Potrebbero essere i tre minuti più appaganti della giornata.

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