Proverbio del 18 novembre Riscalda un serpente gelato e ti morderà
Numero del giorno: 57 Tasso % di occupazione madri 25-54enni italiane
Siccome il Cronicario sponsorizza lo sport più in voga oggidì – dire una minchiata per trovare un rimedio semplice a una cosa complicata – ormai i tempi sono maturi per lanciare il contest fondamentale per risolvere tuttod’untratto i nostri problemi.
Dopo aver compulsato varie proposte abbiamo scelto quella che con maggior coerenza rispecchia lo spirito dell’essere quello che siamo.
Eccola: all’Italia serve un commissario. Un commissario nazionale. Non nel senso della Nazionale. Si magari anche quello, ma sono dettagli. Serve qualcuno che commissaria l’Italia.
Ci ha convinto il fatto che: 1) gli italiani adorano i commissari; 2) tutti gli italiani vorrebbero essere commissari o almeno commissariati; 3) i commissari hanno ottima stampa (ma tanto poi commissariamo anche quella). Inoltre i commissari non perdono tempo in chiacchiere: c’è un problema? Nominano un altro commissario.
Oggi, per dire, sulla questione Ilva si è udito forte e chiaro il verso del capo degli industriali che ha detto senza esitare che serve un prestito ponte pubblico e un commissario.
Ho detto Ilva, mannaggia la miseria. Vabbé: è uguale. A un certo punto è persino venuto fuori un sindacalista che si è detto assolutamente contrario allo spacchettamento di Mps, al straordinaria gloria (del buco) nazionale.
Con un bel commissario potremmo concentrarci di più sui veri eventi che accadono attorno a noi – ad esempio i 170 anni di Cdp, ossia il sicuro antidoto ai fallimenti di mercato coi soldi vostri, che si festeggiano oggi – senza perdere tempo con riti ormai desueti come le leggi di bilancio e le sessioni parlamentari che mai regalano una gioia. Bisogna solo decidere chi debba essere ‘sto benedetto commissario. Ma a pensarci bene è un falso problema. La risposta è chiara:
Prosit.
A domani.