E’ uscito il 6 febbraio “ Stoccolma”, nuovo volume della collana Passaggi di dogana della casa editrice Giulio Perrone.
Il libro
Accogliente e altera, elegante e sordida, ordinata e tetra: Stoccolma, nelle pagine degli scrittori che l’hanno amata e odiata, ha volti diversi quanto l’estate e l’inverno del Nord. Soprattutto, ha tante storie da offrire. Dai vicoli bui della Città Vecchia alla distesa d’acqua e verde dell’arcipelago, da August Strindberg a Stieg Larsson passando per Selma Lagerlof e Tomas Transtromer, queste passeggiate per la Stoccolma letteraria sono un invito a scoprire una città che vive di terra e di mare, e di presente e passato, dove ci si può ritrovare ad assistere all’omicidio di un primo ministro, per poi, pochi passi più in là, fermarsi a sognare ancora di sirene avvolte in pelle di foca o fare amicizia con un vampiro bambino.
La mia lettura
Sono stata a Stoccolma una sola volta, diversi anni fa, l’impressione che ho avuto è stata di una città elegante, di una eleganza sobria, l’ho trovata “brillante” così adagiata sull’acqua:
Il sole della sera carezzava tetti e torri fino a renderli lucidi, gettava scintille negli specchi d’acqua che s’insinuavano nel groviglio di case […] La città servita come un vassoio d’argento, offerta come un dono. Come se i palazzi coi verdi tetti di rame, le chiese con le guglie nere, i vascelli nei porti e le casupole di legno sui monti non fossero altro che giocattoli
Ecco, avrei voluto dire una cosa così, lo ha fatto meravigliosamente Per Anders Fogelström in La città dei miei sogni, lo scrittore descrive la città come una sorta di miniatura, un modello perfetto di palazzi armonizzati tra loro nonostante i diversi stili, eppure non a tutti faceva questo effetto perché nel 1870 contava ben 136.000 abitanti, era una grande città.
Andrea Berardini racconta Stoccolma attraverso autori svedesi ma ha l’accortezza di introdurci alla città tracciandone un quadro storico prima di tutto e fornendo poi le informazioni essenziali per stimolare la curiosità (ci riesce bene!).
Il prefisso telefonico di Stoccolma è 08, noll-atta, da cui deriva il soprannome nollattor – pronunciato nollottur – con cui il resto degli svedesi si riferisce informalmente ai suoi abitanti.
Per quanto città super organizzata, Stoccolma non può non causare una qualche preoccupazione nei turisti che devono fare i conti con una lingua molto difficile ma giustamente Berardini fa notare che i nomi svedesi sono talvolta rivelatori, racchiudono storie incredibili, leggende, conservando “una sorta di pragmatica schiettezza” così impariamo che Gamla stan significa città vecchia e l’isolotto su cui sorge in passato era noto ai commercianti come Holm, vicino alla città vecchia troviamo l’elegante Riddarholmen, l’isola dei cavalieri … basta portarsi dietro il libro e il gioco è fatto!
Prosegue, Andrea Berardini, inoltrandosi nella Stoccolma di August Strindberg, nessuno, dice, conosce la città meglio di lui che nel 1882 aveva scritto La vecchia Stoccolma cogliendo tutte le sfumature che avevano trasformato una cittadina ottocentesca in una città più moderna in cui perfino un cosmopolita come lui avrebbe potuto rimanere.
Alcuni musei della città, come il museo di storia naturale e quello più singolare, il museo della ferrovia, vengono descritti attraverso Tomas Transtromer che della città ha sempre sottolineato l’aspetto, a suo dire, “labirintico”!
In quanto al clima …
L’inverno a volte pare non finire mai, e il buio è estenuante. Ma poi arriva la primavera, e il buio – fuori e dentro – si ritrae, lasciando il posto a una notte chiara che non preannuncia nulla di pericoloso. “Credevo che fosse l’Inferno, ma era il Purgatorio”.
Sulla Stoccolma famosa per la crime fiction c’è un capitolo intitolato “Stoccolma scena del crimine” in cui l’autore analizza le radici socioculturali del lato oscuro della cultura svedese.
Nonostante l’autore precisi che questa non è una guida turistica e neppure letteraria, io trovo invece che sia entrambe, il capitolo intitolato “L’arcipelago” per esempio, è perfetto per comprendere la struttura singolare di questa affascinante città e in fondo al libro ci sono le Informazioni pratiche con diversi suggerimenti su dove andare, quando, cosa vedere ecc.
A me è venuta voglia di tornare a Stoccolma! Anche perché non sapevo si potesse fare il Millennium Tour, dedicato ai luoghi di Stieg Larrson e l’ABBA City Walk che invece consente di esplorare il mondo del famosissimo gruppo pop svedese.
Kom igen, la toss ga! Che secondo google traduttore vuol dire avanti, partiamo!
Andrea Berardini – Stoccolma – Giulio Perrone editore – Pp 182 € 15,00