E(li's)booksEccoli, i Poeti italiani nati negli anni ’80 e ’90. Recensione

"Le frasi non compiute restano ruderi" F. Mancinelli

Oggi vi propongo “Poeti italiani nati negli anni ’80 e ’90. Vol. 2”

Il libro

Poeti italiani nati negli anni ’80 e ’90.

Il secondo volume dedicato alle generazioni nate tra gli anni Ottanta e Novanta del ’900, a cura di Giulia Martini, continua il percorso di indagine nella poesia italiana contemporanea. Dodici poeti, dei quali si pubblicano i principali lavori inediti e editi, introdotti da altrettanti prefatori, per un viaggio dentro la poesia di oggi e di domani.

 Dalla prefazione di Giulia Martini: «Per lottare contro un’assenza, per tornare a casa»: con questa risposta si inaugurava il percorso antologico che Interno Poesia Editore ha scelto di dedicare ai poeti italiani nati negli anni Ottanta e Novanta. Analogamente interrogato, il secondo volume sembra iscriversi sotto lo stesso segno di propensione e contemplazione industriosa.

La mia lettura

Quando penso alla poesia italiana, così come l’ho appresa a scuola, non posso fare a meno di collegarla ai “traumi storici” oltre che esistenziali, a cui ha dato voce sempre. Ma di cosa parlano i giovani poeti nati negli anni Ottanta e Novanta? Questa selezione di poesie (sono 65) riunisce alcune delle voci più interessanti che si sono distinte negli ultimi anni, emergono “soggetti lirici” che arrivano al cuore del lettore con versi talvolta allusivi, talvolta diretti, concreti.

E’ il secondo volume questo, con l’ introduzione della bravissima poeta Giulia Martini

Franca Mancinelli, Tommaso Di Dio, Marco Corsi, Maddalena Bergamin, Lorenzo Marinucci, Giusi Montali, Francesco Terzago, Ophelia Borghesan, Marco Malvestio, Gianluca Fùrnari, Francesco Ottonello, Mariachiara Rafaiani  loro sono i protagonisti, i “Poeti italiani nati negli anni ’80 e ’90″

Dicevo, poc’anzi, di cosa parlano i nostri giovani poeti? Della vita ovviamente.

Il corpo è uno dei temi ricorrenti, materico, evocativo, perturbante:

il corpo

l’ingombro del mondo

l’invisa presenza

per ogni coscienza.” (Bergamin)

Un filo sembra legare l’uno all’altro i componimenti, è il filo della scrittura come strumento per indagare, scandagliare sentimenti, i verbi sono esperimento, tessere lessicali di un puzzle raffinato, lo haiku anche, antico strumento, qui sembra rinvigorito da una lingua moderna:

Tra due sigarette

per sedurla lui prova

a parlare di Nietzsche” (Marinucci)

Schegge di prosa quelle di Franca Mancinelli che propone in unico blocco i suoi versi:

Le frasi non compiute restano ruderi. C’è un intero paese in pericolo di crollo che stai sostenendo in te. Sai il dolore di ogni tegola, di ogni mattone. Un tonfo sordo nella radura del petto. Ci vorrebbe l’amore costante di qualcuno, un lavorare quieto che risuona nelle profondità del bosco. Tu che disfi la valigia, ti scordi di partire.”

Innovazione e tradizione convergono nei versi di questi dodici giovani poeti la cui vitalità è tale da rispondere all’esigenza sentita e spesso inespressa del lettore di ascoltare una parola che di sicuro non sarà la “formula che mondi possa aprirci” ma lo stimolo perché qualcosa accada.

Strappiamo dunque alla soggettività questi versi che non sono solo auto rivelazione per chi li ha scritti ma manifestazione tangibile del sentire di una totalità che include anche chi li ha letti.

“Occorreranno tecnici del canto

quando ogni altro mestiere avrà fallito,

profili certi, competenze liriche

per rimettere a nuovo la sostanza –

così risponderemo noi all’annuncio,

ridaremo contegno ad ogni cosa

prima di seppellirla – neve, amori,

parole – lasceremo

il mondo dopo averlo fatto lucido;

ma fissando il collasso, congelando

noi stessi dentro l’opera di luce. “ (Gianluca Fùrnari)

Come succede da sempre nella nostra tradizione letteraria, per questi giovani poeti riveste un ruolo importante il “vedere” inteso in senso leopardiano, lo sguardo del poeta è sguardo doppio che mette al servizio degli altri l’intimo sentire e se l’esperienza della parola sembra oggi essere giunta ad usura perché abusata, ecco che i luoghi poetici che ci vengono proposti sono rigenerati, luoghi adatti a farci pensare che si può ancora dire e si può ancora significare.

Poeti italiani nati negli anni ’80 e ’90. Vol. 2

A cura di: Giulia Martini

Interno Poesia editore PP 188 € 18,00 sul sito dell’editore

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