I bauli neri degli operatori dello spettacolo messi in piazza come simbolo di protesta e di un disagio profondo. Lo spettro della disoccupazione contrapposto allo spettro della pandemia.
Manifestazioni cancellate dai calendari in ogni parte d’Italia. Convegni e congressi vietati, attuabili solo in streaming. Cinema e teatri aperti ma spesso desolatamente semivuoti.
Sono molti i Festival musicali che hanno dovuto bloccare in corsa ogni attività a causa del Covid19, rimandando l’edizione 2020 a tempi migliori.
A Cagliari si cercherà di dare un segnale di speranza e si proverà ad invertire una tendenza ogni giorno più critica.
Il Premio Andrea Parodi conferma la propria XIII^ edizione che si terrà a Cagliari dal 5 al 7 novembre.
Il Premio è l’unico contest europeo riservato alla world music ed è dedicato alla memoria di Andrea Parodi, scomparso nel 2006; già frontman dei Tazenda, dedicò la parte finale della propria carriera artistica ad un percorso da solista e da ricercatore, proponendo una musica che rielaborava in chiave attuale i suoni della tradizione e delle radici della sua Sardegna.
Anticipato alle 18 l’orario di apertura del sipario, protocollo Covid19 applicato con un rigore assoluto, ristrutturazione delle manifestazioni di approfondimento che da sempre fanno da cornice al Premio, ingressi limitati e prenotazioni obbligatorie sono le condizioni tassative che, negli intenti della Fondazione organizzatrice, dovrebbero consentire a questa XIII^ edizione di prendere il via.
Il contest sarà ospitato, come lo scorso anno, dall’Auditorium del Conservatorio “Giovanni Pierluigi da Palestrina”. Tutte le serate saranno presentate da Ottavio Nieddu ed in apertura si esibirà una formazione composta da studenti del Conservatorio di Cagliari. Il tutto con la direzione artistica di Elena Ledda.
Di alto livello anche il gruppo dei finalisti del concorso, che rappresentano dieci diversi modi di proporre quella che viene comunemente chiamata world music. Si tratta di Alessio Arena (Campania/Catalogna) con il brano “Los niños que vuelan”, cantato in spagnolo e napoletano; Ars Nova Napoli (Campania) con “Canzone della vela“, in napoletano; Eleonora Bordonaro (Sicilia) con “Ramu siccu”, in siciliano; Elena D`Ascenzo (Abruzzo) con “Nennella”, in fontanaro; Kalascima (Salento) con “Ballamundi”, in salentino e inglese; Abramo Laye Senè & Gaalgui World Music Band (Senegal/Sicilia) con “Diamono”, in griot e spagnolo; Maria Mazzotta (Salento) con “Nu me lassare”, in salentino; Danilo Ruggero (Sicilia) con “Li malivuci”, in siciliano pantesco; Stefania Secci Rosa e Bruno Chaveiro (Sardegna/Portogallo) con “Macca”, in sardo; Still Life (Catalogna) con “Tempo”, in portoghese.
I finalisti si esibiranno davanti a una giuria tecnica (formata da addetti ai lavori, autori, musicisti, poeti, scrittori e cantautori) e a una giuria critica (giornalisti e critici musicali). Entrambe, come negli scorsi anni, saranno composte da autorevoli esponenti del settore ed assegneranno due diversi riconoscimenti, il premio assoluto e quello appunto della critica.
Ospiti non in gara saranno a Cagliari nomi importanti del panorama “world” del nostro Paese come la Fanfara Station (vincitori della scorsa edizione), Flo (vincitrice nel 2014) e gli organettisti Alessandro d’Alessandro e Pierpaolo Vacca. Come già annunciato, si esibirà anche Anna Tifu, violinista fra le più apprezzate della musica classica di oggi a livello internazionale, che riceverà il Premio Albo d’oro. Si esibirà con il pianista Romeo Scaccia.
I finalisti si esibiranno davanti a una giuria tecnica (formata da addetti ai lavori, autori, musicisti, poeti, scrittori e cantautori) e a una giuria critica (giornalisti e critici musicali). Entrambe, come negli scorsi anni, saranno composte da autorevoli esponenti del settore ed assegneranno due diversi riconoscimenti, il premio assoluto e quello appunto della critica.
La prima serata i concorrenti eseguiranno due propri brani, fra cui quello in gara, che sarà proposto anche il venerdì ed il sabato. Nella seconda serata si esibiranno anche in una cover di un brano di Andrea Parodi, a cui la manifestazione è dedicata.
In particolare ci si concentrerà sulla seconda parte della carriera dell’artista sardo, che dopo il pop d’autore con i Tazenda aveva iniziato un percorso solistico di grande valore e di rielaborazione delle radici, grazie al quale è diventato un riferimento internazionale della world music, collaborando anche con artisti come Al Di Meola e Noa.
Media partner saranno Rai Radio1, Rai Radio Tutta Italiana, Rai Sardegna, Tiscali, Radio Popolare, Unica Radio, Sardegna Uno, Ejatv, Sardegnaeventi24, Il giornale della musica. Blogfoolk, Folk Bulletin, Mundofonías (Spagna), Petr Dorůka (Rep. Ceca), Concertzender Nederland (Olanda).
Seguiremo questa manifestazione sulle nostre pagine; in bocca al lupo a tutti coloro che, nonostante questo momento di profonda crisi sanitaria, provano a tenere viva la fiamma della cultura.
in collaborazione con ufficio stampa: Monferr’Autore — [email protected]