Poveri consumisti

In un’epoca che vede crescere di decennio in decennio la quota di reddito “catturata” dal 10 per cento più ricco della popolazione – che alimenta così tanti peana sulla diseguaglianza – al danno si aggiunge la beffa che questa conformazione nella distribuzione dei redditi dà il peggio di sé quando esplode una crisi finanziaria. In questo frangente – e lo abbiamo visto un decennio fa – emerge con chiarezza da uno studio della Bis che la propensione al consumo dei ricchi, più bassa di quella dei poveri, finisce col deprimere la domanda aggregata, avvitandosi così una spirale pericolosa. I consumi reggono l’economia degli stati, e quelli dei più poveri principalmente. Sarà per questo che aumentano di numero.

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