Che cosa ci si può attendere dalla seconda metà dell’anno per ciò che concerne il mercato dei gadget aziendali? Per rispondere a questa domanda ho intervistato gli specialisti di StampaSi, un vero punto di riferimento nel settore dei gadget.
Quali sono le prospettive per i prossimi mesi?
Per capire il futuro non possiamo che partire da un’analisi del passato più recente: di sicuro il 2020 non è stato un anno semplice per tutto ciò che ruota intorno al mondo del marketing. La situazione di emergenza sanitaria provocata dalla pandemia da coronavirus ci ha messo di fronte a un mondo diverso da quello a cui eravamo abituati, a causa del quale abbiamo perso molte delle nostre certezze. Parecchi settori sono entrati in crisi, e tante persone hanno perso il lavoro. In molti ambiti il business è calato, come pure gli investimenti: la promozione non poteva non risentirne.
Era inevitabile che succedesse?
Certo, perché i gadget pubblicitari sono lo specchio del momento storico nel quale vengono realizzati. E chiunque di noi può rendersene conto con facilità: gli omaggi aziendali del mese di dicembre sono quasi sempre a tema natalizio, mentre quelli di giugno e luglio hanno a che fare con il mare, la piscina, la spiaggia, e così via.
Quali sono i gadget che lo scorso anno sono andati bene?
È facile intuire che si tratta di quegli omaggi direttamente correlati con la pandemia da coronavirus: i flaconi di gel igienizzante e le mascherine in tessuto. Sono doni che possono essere personalizzati con un logo aziendale e che da qualche mese a questa parte riflettono le necessità del momento. Anche i primi mesi del 2021 hanno seguito tale trend, ma ovviamente tra gli addetti ai lavori la speranza diffusa e condivisa è che nel giro di poco tempo si possa tornare alla normalità, sia per le precauzioni adottate che per la campagna di vaccinazioni in corso.
Il ruolo dei gadget personalizzati è diventato meno importante?
Assolutamente no, anzi: oggi come ieri essi sono preziosi per le imprese che desiderano rafforzare e ampliare il proprio bacino di utenza, che vogliono consolidare la propria brand identity e che intendono promuovere la propria immagine. Vale per le aziende ma, ovviamente, un discorso simile può riguardare anche i liberi professionisti. Chi al giorno d’oggi sceglie di regalare un gadget aziendale decide di rendere più forte e solido il rapporto con i destinatari: e non è detto che si tratti per forza dei clienti, visto che gli omaggi possono essere distribuiti anche tra i dipendenti.
Per esempio?
Il caso più tipico è quello di un team di lavoro che indossa un’uniforme, o anche semplicemente la stessa mascherina con il logo aziendale. Non solo ci si rende riconoscibili agli occhi dei clienti, ma si ha anche la possibilità di sentirsi parte di una squadra, con conseguenze apprezzabili anche dal punto di vista del rendimento. Regalare, oggi come oggi, dei flaconi di gel o delle mascherine non è solo un’azione con una finalità promozionale, ma fa capire anche che si è attenti alle esigenze e alla sicurezza di chi riceve questi omaggi.
Insomma, una strategia di successo ha bisogno dei gadget. Ma quali sono le prospettive per i mesi a venire?
Le prospettive sono rosee perché nonostante le difficoltà il merchandising continua a essere indispensabile in una prospettiva di brand reputation. I gadget promozionali riflettono i valori di una vision ben precisa sulla base di molteplici aspetti: la selezione del prodotto, i colori, la scelta dei materiali, e così via. Un esempio può essere utile: una penna biro eco-friendly donata da un’azienda dà di quel marchio un’immagine improntata alla sostenibilità e all’attenzione verso l’ambiente. Qualunque sia il gadget per cui si decide di optare, comunque, quello che conta è aver la possibilità di pubblicizzare un certo progetto.
Quali prodotti vale la pena di scegliere?
Se è vero che le bottigliette di gel e le mascherine oggi vanno per la maggiore, ciò non vuol dire che i gadget più tradizionali debbano essere accantonati o finire nel dimenticatoio. Le matite e i bloc notes, ma anche i power bank e le pen drive, per un approccio più tecnologico, continuano a dimostrarsi degli omaggi preziosi e apprezzabili, sia sul posto di lavoro che in casa, nella vita di tutti i giorni. Ma una menzione è doverosa anche per le borracce personali, che oggi sono importanti anche per la prevenzione dal contagio (meglio bere da una borraccia che non usa nessun altro piuttosto che da tazze o bicchieri condivisi).
In sintesi, perché si deve ancora puntare sui gadget?
Promuovere sé stessi e la propria azienda attraverso i gadget personalizzati serve a comunicare un messaggio e a fidelizzare la clientela, ma anche ad aumentare la popolarità di un brand e a garantire un riconoscimento ai collaboratori e ai dipendenti.