BabeleLavori gravosi e usuranti: ecco la lista del 2021

Cosa si intende per “lavoro usurante”? Se a tutta prima si potrebbe considerare logorante un lavoro che imponga un grosso impegno dal punto di vista fisico (sollevamento di grossi carichi pesanti, molte ore trascorse in stazione eretta e all’aperto, sotto il sole o qualsivoglia condizione atmosferica, lavori con alta incidenza di rischio per la propria salute, etc), una professione può essere ritenuta usurante anche quando l’”usura” riguarda l’applicazione cognitiva e l’interazione quotidiana con il pubblico. Dunque è proprio il caso di considerare la duplice valenza del concetto di “professione usurante”, valutando al contempo l’usura fisica e l’impegno mentale e psicologico.

1. Reazione psicologica al lavoro usurante e al rischio di burnout

Per chi sa di avere ancora davanti a sé parecchi anni di lavoro, cambiare vita per fuggire alla monotonia e alla ripetitività di un lavoro pesante è un desiderio accarezzato da molti, ma non è facile lasciare tutto e ripensare il proprio futuro, soprattutto superata una certa soglia di età. Chi pensa di cambiare vorrebbe farlo dal punto di vista di economia e lavoro, città, stato, vorrebbe avere una nuova visione, maggiori prospettive. 

Un lavoro usurante e faticoso, sia dal punto di vista fisico, sia psicologico, può dare luogo a un circolo vizioso di negatività e pessimismo, aggravati dalla spasmodica necessità di cambiare tutto in fretta, dall’oggi al domani. L’accettazione di sé genera il vero cambiamento. È vero che la maggior parte della nostra giornata è dedicata al lavoro e un grosso stress lavorativo può comportare disagio psicologico, ma proprio per questo è necessario partire dalle piccole abitudini quotidiane per cambiare gradualmente le cose che non ci soddisfano e provare a ripensare la propria quotidianità in chiave differente. 

2. Quali sono i lavori valutati come usuranti nel 2021?

Le recenti prospettive pensionistiche vedono estendersi la possibilità di uscire dal lavoro ad alcune categorie professionali in aggiunta alle 15 categorie già considerate gravose e usuranti. 

Il nuovo elenco delle professioni gravose passa da un numero di 65 a un numero di 203 mansioni ritenute pesanti: per esempio macellai, portantini, falegnami, bidelli, tassisti, cassieri, insegnanti di scuola primaria. Con questa recente revisione, molti professionisti esposti a un considerevole stress lavorativo potrebbero usufruire della pensione al compimento dei 63 anni, prima di aver raggiunto i “fisiologici” 67 anni previsti dalla pensione di anzianità, con l’Ape sociale, la quale consente l’anticipo pensionistico tramite l’assegno Inps. Diamo un’occhiata alla lista delle professioni considerate usuranti nel 2021.

2.1. Chi va prima in pensione?

A partire dal 1° gennaio 2021 sono 15 le professioni gravose individuate dallo Stato che possono accedere all’anticipo pensionistico. L’attuale elenco dei lavori usuranti è stilato sulla base di tre criteri Inail: frequenza degli infortuni, numero medio di giornate di assenza dal lavoro causa infortunio, numero medio di giornate di assenza causa malattia. 

È stata compilata una recente graduatoria che incrocia i dati raccolti da Inail, Istat e Inps e individua ulteriori categorie professionali particolarmente esposte a fatiche fisiche e stress mentale, dunque meritevoli di più tutele, tra cui l’anticipo dell’età pensionabile.

Si possono individuare quattro grandi aree

  1. Professionisti impegnati in attività lavorative particolarmente gravose. Rientra in questa categoria chi ha svolto lavori in galleria, miniera o cava, lavori ad elevate temperature, in cassoni con aria compressa; attività per la rimozione dell’amianto, lavorazione del vetro cavo, mansioni svolte in spazi esigui.
  2. Lavoratori durante le ore notturne, cioè gli individui che lavorano per almeno un’ottantina di giorni l’anno da un minimo di 6 ore a notte, oppure chi svolge attività notturna nella fascia oraria compresa tra la mezzanotte e le cinque del mattino (da un minimo di tre ore) per un intero anno lavorativo.
  3. Lavoratori alla catena di montaggio, cioè chi svolge mansioni articolate in maniera sequenziale in un processo di produzione seguendo ritmi dettati da tempi serrati. 
  4. Conducenti a bordo di veicoli per il pubblico trasporto, con una capienza pari o superiore ai 9 posti.

A queste macro aree si aggiungono altre professioni usuranti alle quali sono applicati gli stessi criteri pensionistici:

  • Operai nel settore agricolo, della pesca e della zootecnica;
  • Pescatori che operano nelle fasce costiere, nelle acque interne, in mare aperto, professionisti all’interno di cooperative, come soci o dipendenti;
  • Operatori marittimi a bordo e personale che viaggia su trasporti marittimi e acque interne;

L’elenco delle principali attività lavorative gravose non è finita, ma aggiunge alcuni, altri profili professionali:

  • Collaboratori scolastici (bidelli).
  • Tassisti.
  • Artigiani come per esempio falegnami. 
  • Addetti ai distributori di carburante (benzinai).
  • Macellai.
  • Fornai/panettieri.
  • Insegnanti presso scuole primarie. 
  • Commessi. 
  • Addetti alla cassa dei supermercati o ipermercati.
  • Operatori sanitari professionali, come per esempio infermieri/e, ostetriche che svolgono il proprio lavoro su turni.
  • Magazzinieri. 
  • Persone che si occupano, a livello professionali, di chi non è autosufficiente.
  • Addetti al trasporto di barelle negli ospedali (portantini)/personale ausiliario.
  • Operatori forestali.
  • Verniciatori a livello industriale.

Inoltre, potrebbero accedere all’anticipo pensionistico per le professioni gravose i lavoratori precoci inoccupati che non si avvalgono di ammortizzatori soci

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