E(li's)booksUna di due di Daniel Sada

"L'ambiguità di giocare a vivere il presente credendo di essere una".

Oggi voglio raccontarvi un romanzo che mi è piaciuto moltissimo: Una di due, dello scrittore messicano Daniel Sada.

Il libro

Il tratto distintivo delle gemelle Gamal, Gloria e Constitución, è che sono essenzialmente indistinguibili nell’aspetto, a eccezione di un neo sulla spalla. Sono però molto diverse nel carattere: Gloria è l’osservatrice silenziosa, l’altra è quella più spigliata e logorroica. Le loro giornate scorrono anch’esse sempre uguali, tra i numerosi impegni in sartoria e le continue ramanzine della zia desiderosa di vederle finalmente al fianco di un uomo. L’occasione si presenta a una festa di matrimonio, dove entra in scena Oscar, un corteggiatore che porta nella vita di entrambe sia romanticismo che gelosia. Inizia così un’agguerrita competizione tra sorelle per la conquista dell’uomo, costruita su un gioco di fraintendimenti e atmosfere surreali dove nulla è come sembra. Pervasa dalla tensione che scaturisce dal desiderio di unione e dalla necessità di indipendenza, “Una di due” è una favola vertiginosa e comica, oltre che una storia di dualità, unione e lotta degli opposti. Un romanzo caratterizzato da una ricchezza linguistica significativa, scritto da uno dei giganti della letteratura latinoamericana contemporanea.

La mia lettura

Non avevo mai letto nulla di Daniel Sada, autore messicano scomparso prematuramente nel 2011, ho voluto quindi inquadrarlo geograficamente per comprendere il contesto sociale in cui si è mosso e da cui ha tratto ispirazione per le sue opere, siamo nel Messico del Nord, la sua è quella che alcuni critici potrebbero far rientrare nella cosiddetta “letteratura di frontiera”.

Temi caratteristici di Una di due sono quelli dell’ambiente rurale che se riportato al Messico del Nord risente anche dell’isolamento tipico di certe zone desertiche dove la prospettiva identitaria nella comunità di riferimento è frutto di regole morali e consuetudini molto stringenti e dalle quali è difficile, se non impossibile, dissociarsi.

L’uso dell’ironia è alla base dello stile narrativo di Una di due, le protagoniste, Constitución e Gloria, (parimenti gli altri personaggi) sono rappresentate quasi come caricature di loro stesse. L’incomunicabilità familiare, i condizionamenti religiosi, la morale pubblica, sono filtrati attraverso il tono beffardo della voce narrante, io ho percepito un certo divertimento.

Constitución e Gloria rappresentano il “doppio” :

Come dire allora?: una di due o due in una o in quale altro modo? Le sorelle Gamal erano identiche. […] Erano infatti state designate dal dito di Dio o del demonio”.

Il concetto di doppio è centrale per comprendere la concezione dell’io e di ciò che invece è l’altro, dei condizionamenti che l’altro può imporre finendo per cambiare il corso delle cose e non in modo positivo.

Ora avrebbero voluto dissomigliarsi, perfino truccandosi ognuna per sé: senza mettersi d’accordo, oppure ricercando di proposito contrasti evidenti: invece no, la loro identicità era oramai segnata, era una maledizione inspiegabile. […] Dunque, la loro era una strada stretta e in salita, e con il passare degli anni sempre di più … Terribile!, Una lama affilata, un luccichio distante, e forse, innecessario”.

E’ cosa normale che una donna prenda marito, le sorelle Gamal in qualche modo stavano “trasgredendo” perché incatenate a una promessa che si sono fatte, quella di non separarsi, è una promessa di sangue che contrasta con quello che è giusto socialmente.

Il desiderio, anche sessuale, è la scintilla che accende il fuoco, un promesso sposo per una delle due è quel che serve per alimentare un pettegolezzo “succulento” che ha il sapore amaro del giudizio.

La vita di sempre: da quel momento in poi: tutto diviso a metà, tutto tenuto unito da lealtà che rifiutano i nettari e gli appetiti di un coro di voci che non arrivano molto lontano.”

Struggente il momento della resa, quello che sancisce l’impossibilità di una dissomiglianza per alcuni versi salvifica, l’occasione di separarsi da ciò che è convenzione sociale svanisce.

[…] Rimettere insieme i pezzi con lo zelo di sempre: viticci di perfezionismo. L’arte del cucito e del confezionamento fino al punto di rabbrividire, come pure l’ambiguità di giocare e vivere il presente credendo di essere una: mattina, giorno e sera: un circolo vizioso: o no che sia: deciso a girare ancora: perché sì: in ogni maniera possibile: in ogni momento possibile”.

La ricorrenza dei due punti è una cosa che salta subito all’occhio nella scrittura di Daniel Sada che cesella i periodi e utilizza la punteggiatura per aggiungere significato. In questo caso specifico, la voce narrante sembra voler dimostrare che in fondo eravamo stati avertiti, il linguaggio qui è un vero e proprio meccanismo di rappresentazione simbolica, il doppio legame della gemellanza è proiezione di un conflitto interiore che emerge grazie ad un terzo ma soccombe di fronte al giudizio e al senso di colpa.

Una lettura coinvolgente, una prosa impeccabile che risente, a mio avviso, dell’attività di poeta di Sada che la traduzione di Carlo Alberto Montalto ha fatto risaltare.

Una di due è una storia semplice che ci viene raccontata tenendo conto di ogni singolo dettaglio, è come guardare tutto con una lente di ingrandimento che esalta ogni minima sfumatura e ci trascina in questa vicenda senza tempo. Romanzo bellissimo.

Una di due di Daniel Sada

Traduzione di Carlo Alberto Montalto

Alter ego edizioni

Pp 113 Brossura € 14,00

 

 

 

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