Da oggi in libreria la biografia del Presidente Sergio Mattarella
Il libro
Una biografia completa del 12esimo presidente della Repubblica italiana, con prefazione di Ugo Magri. Il volume ne descrive l’intera carriera politica fino al Quirinale, dove Sergio Mattarella ha svolto un’attività multiforme, assai più ampia di quella di «arbitro» tra le parti politiche o «regista» di assetti istituzionali, culminata con la nomina a presidente del Consiglio di Mario Draghi. Se si consultano queste pagine, si scopre una miriade di interventi legati al suo nome nell’arco di quarant’anni: indagini sugli affiliati alla loggia massonica P2, riforma del Cnel, abolizione del servizio militare obbligatorio, introduzione nella scuola elementare del «modulo» di tre insegnanti su due classi, riforma dei Servizi segreti, elevazione dell’Arma dei carabinieri al rango di forza armata, «patto della crostata» tra Berlusconi e D’Alema, contributo allo smantellamento della legge elettorale Porcellum. In definitiva, Mattarella rappresenta la storia d’Italia e l’Italia si specchia in lui. Ecco perché è lo statista con il più alto indice di gradimento della nostra epoca.
La mia lettura
Ho letto queste 671 pagine in pochissimo tempo perché sono “40 anni di storia italiana” come specifica il sottotitolo e l’autore di questa biografia del Presidente Sergio Mattarella, Angelo Gallippi, ha raccontato la carriera di un uomo la cui famiglia è stata parte attiva della storia politica del nostro Paese, un destino politico deciso all’indomani dell’assassinio del fratello Piersanti il cui operato necessitava di essere portato avanti in nome di quel sacrifico estremo.
Il 3 febbraio 2022 si chiuderà questo settennato del Presidente Mattarella, primo siciliano a guidare il Quirinale, un settennato durissimo costellato dall’avvicendarsi di ben cinque governi tra i più “variegati” della storia italiana.
Eletto il 31 gennaio del 2015 con 665 voti e al quarto scrutinio, quest’uomo dallo sguardo mite e dai toni misurati si presentò come il “Presidente di tutti” facendo un discorso coinvolgente al punto da raccogliere decine di applausi in Parlamento.
“ Per seguire l’esito della votazione, Mattarella si era recato con una Panda grigia nella casa romana della figlia, a via Flaminia, dove era rimasto in piedi davanti alla televisione insieme ai tre figli, la sorella e i sei nipoti, senza mai perdere il consueto aplomb. Tra gli amici presenti: Giovanni Grasso, il palermitano Vincenzo Morgante, direttore della testata giornalistica regionale Rai e Piero Barucci, economista e due volte ministro del Tesoro, il quale lo descrisse «misurato nella sua gioia, come al solito». “
QUI il video del suo primo discorso
Le reazioni alla sua elezione al Colle furono di diversa natura:
“Per la sua elezione «l’esultanza e l’esaltazione forse plasticamente più vistose [… furono] quelle di Rosy Bindi (“Mi sono commossa sì, fino alle lacrime”), Pier Luigi Bersani (“È uscita una scelta molto ma molto buona, si vedrà nel tempo che abbiamo un presidio solido, persona per bene”) e NichiVendola (“Sergio Mattarella è l’essere umano più lontano dal circuito spettacolare della politica”)134». Fuori dal coro invece Matteo Salvini («Mattarella non è il nostro presidente»), Giorgia Meloni («È stata una scelta sbagliata di Renzi spingere per la nomina di un superstite della Prima Repubblica»), e Beppe Grillo («50 sfumature di grigio»). “
L’accuratezza di questo volume (gli eventi sono divisi tra Prima e Seconda Repubblica, tra attività nazionale e internazionale) vi consentirà di ricostruire numerosi avvenimenti della nostra storia recente, le note saranno validi strumenti per ulteriori approfondimenti e la lettura la troverete decisamente agevole grazie alla brevità dei capitoli che riassumono in maniera chiara e concisa i fatti narrati.
Io qui ho deciso di “appuntare” quelle cose che non conoscevo o che mi hanno incuriosita maggiormente per darvi un’idea di quanto troverete in queste pagine.
C’è Il Mattarella marito che ricorda con commozione la moglie Marisa morta di cancro al seno nel 2012, il Mattarella credente che non ha mai abbandonato l’abitudine di andare a Messa nella basilica barocca di S. Andrea delle Fratte dove ogni anno viene celebrata una messa in ricordo di sua moglie.
A me è piaciuto molto andare a cercare per esempio l’intervista che Giampaolo Pansa fece al Presidente Mattarella nel 1989: “L’ultimo dei morotei contro i re delle tessere, la Repubblica, 7 febbraio 1989”:
“L’intervista lasciò anche un certo segno per le azzeccate definizioni coniate da Pansa per il neoministro («Sergio il Tenace, il Calmo, l’Anti-eroe», e ancora «l’ultimo dei morotei» “
Scrive Angelo Gallippi:
“ Se si leggono i suoi discorsi, le interviste e le testimonianze dirette di quanti lo hanno conosciuto, ci si può formare un quadro sempre più nitido del Sergio Mattarella persona. Cattolico democratico praticante e abbonato fino dagli Anni Sessanta alla rivista dei gesuiti La civiltà cattolica ma privo di amicizie conosciute in Segreteria di Stato o nella Curia Romana, raffinato intellettuale ma anche tifoso di calcio e di atletica leggera […] più a suo agio nello scrivere leggi che nel fare polemiche. “
Tra i tanti incarichi ricoperti io non ricordavo questo:
“Il 12 agosto 1983, due giorni dopo che Gelli era evaso da un carcere svizzero, Mattarella riprese, in un ruolo istituzionale, l’attività di «giudice dei piduisti» già svolta nella Dc, entrando nella Commissione P2, presieduta da Tina Anselmi. “
Ma c’è una sua legge che di sicuro gli ha dato grande notorietà, quella che sancì la fine del servizio di leva obbligatorio per tutti i nati dopo il 1985.
Mi ha divertita il capitolo: Il ministro, Madonna e Cicciolina
“I titoli maggiori sui giornali Mattarella li ottenne […] Ai primi di luglio (1990) fu annunciato lo sbarco in Italia della showgirl italo americana Luisa Veronica Ciccone, in arte Madonna, per tenere concerti a Roma e Torino nell’ambito del suo tour mondiale Blond Ambition. La Conferenza episcopale italiana (Cei) era subito insorta contro lo show mistico-erotico della pop- star, «che fin dal nome è una provocazione per la Fede», denunciandone «lo scarso contenuto artistico e la volgarità nel mescolare sacro e profano». Richiesto del suo parere, Mattarella dichiarò: «Le critiche della Cei mi sembrano pienamente fondate», riscuotendo l’approva- zione di Gian Luigi Rondi – «Non vedo cosa ci possa essere di educativo in un concerto basato esclusivamente sull’esasperazione dell’erotismo e della sensualità» -, ma anche la reazione avversa della sua collega alla Camera ed ex pornostar Ilona Staller, che Maurizio Costanzo aveva soprannominato «Cicciolina». Nell’esprimere la sua solidarietà alla cantante Madonna, l’attrice hard ungherese invitò il ministro a «preoccuparsi dell’informazione sessuale nelle scuole » anziché occuparsi «del carattere educativo dei concerti rock». Comunque i biglietti venduti furono solo 60 mila, la metà di quelli disponibili.“
Così come non ricordavo l’avviso di garanzia del luglio 1993:
“L’imprenditore edile agrigentino Filippo Salamone, all’epoca sotto processo per turbativa d’asta. Questi affermava di avergli consegnato 50 milioni di lire e buoni benzina per un valore di 3 milioni quale contributo per le spese elettorali della campagna 1992, senza che ne venisse fatta la relativa registrazione contabile. […] Solamente il primo marzo 2000, con sentenza n. 519, il tribunale di Palermo ha assolto Mattarella in via definitiva dall’accusa «perché il fatto non sussiste». “
E’ stato interessante ripercorrere le famose elezioni con la discesa in campo di Berlusconi:
“Le prime regolate dal nuovo sistema Mattarellum (che però non favorì la parte politica del suo artefice), quelle con il maggiore ricambio di eletti (per il 75% facce nuove), ma soprattutto segnarono l’inizio della Seconda Repubblica, termine coniato negli anni Ottanta da Giorgio Almirante. “
Vi ricordate di Rocco Buttiglione? Sapete come lo definì il Presidente Mattarella? “El general golpista Roquito Butillone”!
E a proposito di Berlusconi:
«Dopo il gran premio di Imola, la finale di coppa Uefa, tutte le occasioni e tutte le telecamere sono buone per la Fininvest per scatenare la sua offensiva sui referendum, naturalmente aggirando o forzando le norme che regolano le campagne elettorali. La spregiudicatezza con cui si muovono gli uomini Fininvest è la prova lampante di quali siano gli interessi realmente in gioco».
Fautore anche del “Patto della crostata”. Era il 1997,
“La notte fra il 17 e il 18 giugno Gianni Letta, principale consigliere politico di Berlusconi, organizzò nella sua bella casa romana a via della Camilluccia, alle pendici di Monte Mario, una cena con Massimo D’Alema (Pds), Franco Marini (Ppi), Silvio Berlusconi (Fi) e Gianfranco Fini (An). Invitati anche altri esponenti politici di rilievo, tra i quali Mattarella. Dopo la cena, a base di fusilli alla crema di funghi e vitello tonnato, fu servita la celebre crostata preparata dalla moglie di Letta, signora Maddalena, che avrebbe dato nome all’accordo raggiunto tra Berlusconi e D’Alema. Il «patto della crostata», come lo chiamò poi Francesco Cossiga, prevedeva una repubblica semipresidenziale e una legge elettorale a doppio turno di coalizione. Artefice del patto fu proprio Mattarella, che lo tradusse in una proposta di legge a propria firma, apprezzata sia da Berlusconi («impressionato per l’abilità mostrata nella mediazione […] dal professor Mattarella») sia da Armando Cossutta («Rifondazione collabora con l’amico Mattarella. […] Noi a casa Letta non c’eravamo, ma abbiamo condiviso e contribuito a redigere quell’accordo»). Ma ci fu anche una parte non scritta.”
Presenza di spirito, capacità di partecipazione allo scopo di fare ciò che è bene per l’Italia, il Presidente Mattarella per sua natura è sempre stato favorevole al colloquio costruttivo:
“alla cronista de L’Unità Rosanna Lampugnani, contrariata che avesse cenato con Berlusconi e Fini, Mattarella replicò: «Davvero credete che nel 1947 non ci fossero cene e incontri riservati? L’articolo 7, per esempio101. Pensate che si sarebbe potuto scrivere senza contatti riservati tra Togliatti, De Gasperi e il Vaticano?».
Curiosità:
Il nome Sergio gli fu dato in onore del primo papa santo del VII secolo, il padre del Presidente, Bernardo, alla fine del 1942 contribuì ad organizzare la Democrazia cristiana clandestina con gli amici Alcide De Gasperi e Giovanni Gronchi e quel monsignore, Giovanni Battista Montini che poi divenne Papa Paolo VI.
Il Presidente Mattarella ha frequentato a Roma l’istituto religioso San Leone Magno, appassionato lettore di Dante, delle Sacre Scritture ma anche di Francesco Calasso, Gesualdo Bufalino e Andrea Camilleri.
“Franco Alfonso, è il mitico barbiere di via Catania a Palermo, dal quale Mattarella si reca appena arriva in città durante i fine settimana. È l’unico autorizzato a tenere in ordine la sua chioma bianca, alla quale tiene moltissimo. “
Ha telefonato a Carlo Verdone per il 70esimo compleanno ma anche a Gina Lollobrigida e di Lina Wertmüller.
Nel suo intervento per celebrare i 75 anni della Repubblica, citò il «bel brano» di Francesco De Gregori La storia siamo noi e il suo inizio «nessuno si senta escluso».
Di certo vi ricorderete che salì istantaneamente nei sondaggi poco dopo l’insediamento quando prese un aereo di linea a sue spese per tornare a Palermo nel giorno di San Valentino o quando prese il treno Frecciargento fino a Firenze e poi il tram fino a Scandicci per andare a inaugurare l’anno accademico alla Scuola superiore della magistratura.
Il volume raccoglie anche i viaggi all’estero divisi per paese e con un focus sui temi trattati, trovate inoltre anche alcune foto che illustrano diversi momenti della vita del Presidente Mattarella, molto bella e commovente quella famosissima della fotografa Letizia Battaglia che ritrae il Presidente nell’atto di prendere tra le braccia il fratello appena assassinato.
Angelo Gallippi chiude questo suo lavoro affrontando gli ultimi anni di pandemia, analizzando gli eventi internazionali e l’attività del presidente e raccontando l’amore di Sergio Mattarella per Dante Alighieri e il rapporto del Presidente con i media.
Direttore dell’ufficio stampa del Presidente Mattarella è stato per tutti questi anni il giornalista Giovanni Grasso:
“Quello di Giovanni Grasso deve essere un lavoro particolarmente gravoso, tenendo conto che Mattarella non esterna tramite blog, tweeto altri social media; prima dell’elezione non aveva un profilo Facebook, mentre su YouTube c’era una sola sua intervista. […] Durante il settennato Mattarella, si contano sulle dita le interviste tematiche rilasciate: a Christiane Amanpour, corrispondente-capo internazionale della Cnn (23 marzo 2015); a Richard Heuzé di Le Figaro (28 marzo 2015); a Ezio Mauro, direttore de La Repubblica (24 apri- le 2015); a Maurizio Molinari de La Stampa (28 giugno 2016); a Marzio Breda, del Corriere della Sera (18 settembre 2016); al Collegio degli scrittori de La Civiltà Cattolica (16 febbraio 2017); e ancora a Richard Heuzé di Politique internationale (19 aprile 2019).
Infine la sua squadra:
“Le persone a lui più vicine sono i dodici Consiglieri, che si possono dividere in due categorie: quelli ai quali il presidente dà del tu (grosso modo i consiglieri politici) e quelli ai quali dà del lei(i consiglieri tecnici).”
Quelli a cui dà del tu:
Ugo Zampetti (1950) – Segretario generale della Presidenza della Repubblica.
Giovanni Grasso (1962) – Consigliere portavoce del Presi- dente e direttore dell’Ufficio per la Stampa e la Comunicazione.
Simone Guerrini (1962) – Consigliere Direttore dell’Ufficio di Segreteria del Presidente.
Daniele Cabras (1962) – Consigliere e Direttore dell’ufficio Affari giuridici e relazioni Costituzionali (succeduto a Giancarlo Montedoro, tornato al Consiglio di Stato).
Gianfranco Astori (1948) – Consigliere per l’Informazione.
Rolando Mosca Moschini (1939) – Consigliere per gli Affari del Consiglio supremo di difesa.
Francesco Saverio Garofani (1962) – Consigliere per le questioni istituzionali.
Quelli a cui dà del lei
Leandra Tobini – Segretaria particolare. Nomina: 13 febbra-
io 2015.
Elvira Oxilia – Segretaria particolare. Nomina: 13 febbraio 2015. Nell’agosto 2016 è stata sostituita da Maria Galluzzo.
Roberto Corsini – Consigliere per gli Affari militari direttore dell’Ufficio per gli Affari militari e Segreteria del Consiglio supremo di difesa.
Emilia Mazzuca – Consigliere direttore dell’Ufficio per gli Affari interni e per i rapporti con le Autonomie. Prefetto. No- mina: 16 marzo 2015.
Emanuela D’Alessandro – Consigliere direttore dell’Ufficio per gli Affari diplomatici.
Stefano Erbani – Consigliere Direttore dell’Ufficio per gli Affari dell’Amministrazione della giustizia. Ex sostituto procuratore generale presso la Corte di Cassazione, è stato nominato il 16 maggio 2017, subentrando a Ernesto Lupo.
Giuseppe Fotia – Consigliere Direttore dell’Ufficio per gli Affari finanziari, nato a Reggio Calabria. Confermato nel precedente incarico.
Non è celebrativo e non troverete giudizi di alcun tipo, è un resoconto meticoloso di 40 anni di storia italiana.
Sergio Mattarella di Angelo Gallippi
Paesi edizioni
Pp 671 € 18,00