Le vacanze di Pasqua dell’ennesimo anno scolastico vissuto a intermittenza – tra Dad e Ddi, ingressi scaglionati e gli esami di Stato (in forma meno “light” del previsto) che attendono le ultime classi di medie e superiori a giugno – non sembrano aver portato quel momento di relax tanto auspicato, specialmente dagli studenti e dalle loro famiglie. Stando a ciò che dicono i circa 1.500 alunni delle scuole secondarie intervistati da Skuola.net, la Pasqua 2022 di riposante potrebbe aver ben poco. Vista la mole di compiti assegnati dagli insegnanti prima dello sciogliete le righe: per ben l’86% dei ragazzi, infatti, almeno una parte dei professori, se non tutti, hanno dato esercizi supplementari da completare in questi giorni di stop. Solo una piccola fetta, il 14%, potrà invece concentrarsi solamente su uova di cioccolato e scampagnate.
Troppi compiti per una sola settimana di stop
La stragrande maggioranza, quindi, avrà il fardello dei compiti da svolgere. Ma a peggiorare ulteriormente le cose c’è da valutare anche il loro “peso”, che per tantissimi alunni non sarà indifferente. Tra quanti hanno ricevuto questo poco gradito “regalo” da parte dei docenti, quasi la metà (46%) giudica infatti eccessiva la mole di lavoro assegnato, a cui va aggiunto un 26% che la considera “notevole” ma che, con un pizzico di ottimismo in più, pensa di riuscire a spalmarlo sulla settimana scarsa di vacanza, per poter completare senza troppi patemi la “mission impossible”. E’ andata decisamente meglio a circa un quarto di loro (23%), che non si sentono particolarmente gravati dalle cose da studiare. Anche se, va detto, appena il 5% pensa che i compiti assegnati siano obiettivamente “pochi”.
Si tenta l’impresa
Insomma, se pare che la pioggia meteorologica non bagnerà questo momento di festa, ci penserà quella scolastica, con precipitazioni sparse di compiti, a rovinare i pranzi di studenti e famiglie. Ciononostante, si può notare – almeno a parole – una esemplare forza di volontà da parte dei nostri ragazzi, la maggioranza dei quali afferma orgogliosamente che consegnerà tutti i compiti finiti al rientro in classe: così per 2 su 3. Meno convinto il 26%, deciso a completarne solo una parte. Complessivamente gli “svogliati” si riducono a una manciata: sono l’11% quelli che dicono che faranno poco o addirittura nulla.
La tentazione di copiare è forte
Le apparenze però ingannano. Davanti a tale “onda anomala” di esercizi, infatti, i ragazzi si organizzano come possono. Così, solo 2 studenti su 5, ligi al dovere fino in fondo, giurano che faranno tutti i compiti contando solo sulle proprie forze. Uno su 5, invece, si farà aiutare dai “grandi”, soprattutto i genitori, che dovranno così condividere con i figli il flagello dei doveri scolastici. E poi ci sono tutti gli altri, quelli che candidamente ammettono che ricorreranno alla “sbirciatina”: per portare a termine le consegne, il 15% proverà a copiare da Internet, mentre per il 21% la fonte principale per il “copia & incolla” sarà il caro vecchio compagno di classe.