L’Italia non cambia per la Bce

L’Italia non cambia per la Bce

«L’Italia deve sfruttare la ripresa per attuare le riforme strutturali e ridurre ulteriormente deficit e debito pubblico». Con queste parole Wim Duisenberg, il compianto primo presidente della Banca centrale europea, ammoniva il nostro Paese nel 1998. Dopo quasi quindici anni, nulla è cambiato. Oggi lo stesso concetto è stato ripetuto da Jean-Claude Trichet, successore di Duisenberg. Cambiano i Governi, non i problemi. Per ascoltare un discorso differente quanto dovremmo aspettare?

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