Oggi è arrivato l’annuncio ufficiale: Gianni Riotta non è più il direttore del Sole24ore. Sabato avevamo anticipato così la notizia.
Una calma irreale, in «attesa di notizie». Gianni Riotta si è dimesso da direttore del Sole24Ore? Il tutto sarebbe avvenuto tra ieri sera e stamane. Dopo mesi di “tira e molla”, dopo lunghe discussioni e aspri scontri con la redazione, Gianni Riotta avrebbe ceduto e rimesso formalmente il suo mandato. Definiti i dettagli dell’uscita, quindi, appena prima del consiglio di amministrazione della società editrice di Confindustria che ha in ordine del giorno il tema spinoso dell’approvazione dei conti. Tuttavia, di comunicazioni ufficiali non c’è ancora traccia: forse perché la pubblicità delle dimissioni non aiuterebbe una transizione già complicata, o anche perché, secondo alcune fonti, resterebbe aperta l’opzione di rifiutare le dimissioni.
Conti brutti, quelli del primo quotidiano economico italiano: Riotta ha sempre difeso il suo operato sottolineando la crisi che colpisce l’intero settore. I suoi critici – buona parte della redazione del Sole e non pochi confindustriali influenti – hanno imputato invece il crollo di vendite del quotidiano di Via Monterosa alla linea voluta dall’ex direttore del Sole, che voleva un quotidiano più generalista e meno orientato al mondo dell’informazione di settore.
Sta di fatto che la corsa di Riotta è arrivata ora al capolinea, e si tratta di capire a chi toccherà una successione che scotta. In pole position ci sarebbe Roberto Napoletano, direttore del Messaggero e sponsorizzato da Giulio Tremonti e Gianni Letta. Napoletano, che in passato era stato vicino alla direzione del Corriere della Sera per il dopo-Mieli, sarebbe il candidato giusto per rappresentare, in chiave editoriale, la forte presa di Tremonti sull’economia nazionale. Le altre opzioni sul tavolo guarderebbero a una successione interna: Edoardo De Biasi, attualmente vicedirettore, o Fabio Tamburini, attualmente direttore di Radiocor o Radio24.