Siamo tra quanti, da tempo, si chiedono se il vecchio governatore di Banca d’Italia abbia commesso reati – possibile, salvo il principio di innocenza fino a prova contraria – o abbia perseguito un disegno “industriale” avvalendosi degli alleati sbagliati. E ci siamo sempre chiesti perché, se è legittimo che Mario Draghi eserciti una funzione di indirizzo, quando questo lo faceva Antonio Fazio in tanti si stracciarono (da un certo punto in poi) le vesti. Ci ha fatto piacere, quindi, leggere oggi una nota di Massimo Mucchetti in cui ci ritroviamo in pieno.
22 Aprile 2011